I progetti vincitori del concorso di Fotografia Calabria Festival

Come abbiamo già avuto modo di raccontare qualche mese fa, dal 21 luglio al 20 agosto prossimi si terrà, nei piccoli borghi di Fiumefreddo Bruzio e di San Lucido, in provincia di Cosenza, la prima edizione di Fotografia Calabria Festival, evento — organizzato dall’Associazione Culturale “Pensiero Paesaggio” e ideato e diretto dalla fotografa Anna Catalano — che porterà sul territorio presentazioni, talk, workshop e una serie di splendide mostre di caratura internazionale tutte quante incentrate, seppure con modalità, sensibilità e punti di vista differenti, sul tema del cambiamento: il cambiamento dei corpi, quello delle comunità, quello della società, quello del territorio, quello del pianeta.
“Cambiamento” era anche il tema di un concorso lanciato dal festival attraverso una open call rivolta a fotografe e fotografi di tutte le età e di ogni parte del mondo.

Pochi giorni fa sono stati rivelati i progetti vincitori, scelti da una giuria formata dalla stessa Catalano insieme a Federica Berzioli (coordinatrice editoriale di Sprea Edizioni), Alberto Prina (direttore di Etica Photo Festival) e Diego Orlando (direttore di InsideSouth).
Di seguito alcune immagini e qualche informazione sui primi tre classificati e sulla menzione speciale.


Primo premio

Wooden Diamonds – Identity Resilience in the Italian olive tree epidemic

La ricerca di Ferraro, fotografo documentarista italiano, è incentrata principalmente sul rapporto fra l’Uomo e l’ambiente e sul suo continuo mutamento nello scenario globale dei cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla relativa questione dell’identità culturale collettiva.
Wooden Diamonds –  Identity Resilience in the Italian olive tree epidemic intende narrare la storia dell’epidemia degli olivi in Salento, a 10 anni dal suo inizio. Dal disastro ambientale, al tragico impatto sulla storia e cultura locale sino all’odierno impegno della popolazione per ricoprire nuovamente la propria terra con i riflessi argentati dell’olivo, la storia di una comunità che ha perso le sue radici e la sua identità e che cerca di ricostruirle, albero dopo albero, prendendosi cura del proprio paesaggio ferito.


Foto: copyright di Filippo Ferraro | courtesy di Fotografia Calabria Festival.


Secondo premio

Ctrl+R

Con il progetto fotografico Ctrl+R la fotografa di origini russe Toma Gerzha racconta per immagini la Generazione Z, nella Russia di Putin: quella generazione nata tra il 2000 e i giorni nostri, la prima che si muove nello spazio post-sovietico e oltre, nata e cresciuta in un ambiente digitale. Una generazione sociofobica di ragazze e ragazzi che vivono online, ma anche un grandioso conflitto generazionale. Gerzha descrive l’onda del cambiamento  e le difficoltà di una generazione  la cui spinta vitale si muove verso la costruzione del cambiamento.


Foto: copyright di Toma Gerzha | courtesy di Fotografia Calabria Festival.


Terzo premio

The Two strands

La fotografa colombiana Juliana Gómez Quijano è interessata a indagare e riflettere sulle connessioni molecolari e simboliche che ci uniscono come specie.
Con The Two strands esplora l’unicità di diverse coppie di gemelli omozigoti.


Foto: copyright di Juliana Gómez Quijano | courtesy di Fotografia Calabria Festival.


Menzione speciale

Broken Mirror

In Broken Mirror il fotografo documentarista Filippo Venturi unisce il lavoro di esplorazione nella penisola coreana con quella dell’intelligenza artificiale. Una sintesi visiva in cui l’eccezionalità della società nordcoreana, fortemente influenzata da uno dei regimi totalitari più duri al mondo — che di fatto isola il Paese e i suoi cittadini — viene rappresentata aggiungendo un elemento alieno, in una sorta di metamorfosi kafkiana.


Foto: copyright di Filippo Venturi | courtesy di Fotografia Calabria Festival.


Un messaggio

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