Di solito, quando esce un nuovo poster della serie scratch-off dello studio Pop Chart, ci si precipita a vedere cosa c’è e cosa manca tra le immagini da grattare, che si tratti di romanzi impegnativi, capolavori della letteratura, album rap, scrittrici o film immortali.
Come molte liste e classifiche che arrivano dall’altra parte dell’oceano, anche le stampe dello studio newyorkese soffrono non di rado di “americanocentrismo”, e poi c’è la pura e semplice questione dei gusti e delle scelte, che inevitabilmente, come in qualsiasi lista di “best of”, non possono accontentare tutte e tutti.
Nel caso di 100 Sci-Fi Movies Scratch-Off Chart, il nuovissimo poster che ripercorre la storia del cinema di fantascienza in 100 film, c’è una gigantesca mancanza, pure evidentissima visto che avrebbe occupato la prima casella: è Le voyage dans la Lune di Georges Méliès, prodotto nel 1902 e quasi universalmente riconosciuto come il primo film sci-fi della storia (la scena del razzo che acceca la Luna è uno dei fotogrammi più celebri dell’intera cultura del ‘900).
Al primo posto c’è invece Metropolis di Fritz Lang, indiscutibile capolavoro del ’27, che apre la lunga sequela di locandine da grattare (l’idea è di sfregare via quelle dei film già visti, rivelando così le sottostanti versioni a colori) che arriva fino al più recente Everything Everywhere All at Once, uscito l’anno scorso e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert. In mezzo, altri 98 film che raccontano bene il genere, tra effetti speciali rivoluzionari, alieni, distopie, robot, sci-fi erotico, mostri intergalattici, imperi spaziali, viaggi nel tempo, cyberpunk, e fantascienza del cosiddetto “inner space” (lo spazio interiore, spesso più enigmatico e pericoloso dello spazio interstellare), da L’invasione degli ultracorpi a 2001: Odissea nello spazio, da Barbarella a Solaris, da Alien a ET, da Terminator a Ghost in the shell, da Matrix a Wall-E, da Inception al nuovo Blade Runner (sì, ovviamente c’è anche il vecchio).
Tra i registi più presenti, molti sono facili da immaginare: John Carpenter, Steven Spielberg e James Cameron, tutti con 4 pellicole, seguiti poi da Ridley Scott, David Cronenberg e Denis Villeneuve con 3 (e George Lucas?! Solo 2: il primo Guerre Stellari del ’77 e L’impero colpisce ancora, sebbene tecnicamente non l’abbia diretto lui).
Ridottissima la presenza femminile, con Neasa Hardiman (Sea Fever, 2020), Claire Denis (High Life, 2018) e le più celebri sorelle Wachowski di Matrix.
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