Una video-lettera d’amore a San Francisco

Dylan Ladds e Ryan Scura sono due registi statunitensi che si conoscono fin da ragazzini. Cresciuti entrambi nel New Hampshire, a contatto con la natura, hanno iniziato a girare i loro primi cortometraggi prima ancora di entrare nell’adolescenza, e da allora non hanno più smesso.
Oggi i due vivono lontani — addirittura ai due capi del paese, uno nel Maine e l’altro in California — ma lavorano insieme nello studio che hanno fondato, Dooster, realizzando documentari e pubblicità che hanno ricevuto diversi premi, e focalizzando l’attenzione soprattutto sugli sport e le attività all’aperto — escursioni, corsa, surf, viaggi — ma anche su piccoli progetti personali. Tra questi rientra Urban Oasis, un corto che è una vera e propria lettera d’amore di Ryan Scura per la sua città, San Francisco.

Lo spunto per realizzare un’opera del genere è arrivato a Scura sei anni fa, mentre si trovava in mezzo agli alberi, nella pace totale della foresta che cresce proprio nel territorio urbano della metropoli californiana, sulla Sutro Mountain (che in realtà è una collina): «Una scintilla accesa dalla serenità della Sutro Forest, che è cresciuta con ogni nuovo angolo di bellezza in questa città. Un desiderio profondo di immergere gli altri in quelle sensazioni di pace e meraviglia» ha spiegato il regista, che tuttavia ha dovuto accantonare il progetto per molto tempo a causa degli impegni di lavoro. Durante la pandemia, però, è finalmente arrivata l’occasione per riprendere in mano l’idea e, insieme ad amici e famigliari, si è messo a pianificare, girare e montare, andando a costruire un’affascinante cartolina animata che mostra i molti lati di San Francisco — dai caratteristici e ripidi saliscendi ai grattacieli, da Chinatown al porto e all’oceano, dalle architetture storiche alla suddetta foresta — racchiusi in un’area relativamente piccola, una sorta di quadrato di appena 7 miglia per lato che ospita più di 850.000 persone di ogni età, genere ed etnia.

Senza dialoghi ma giocato interamente su paesaggi e scorci attraversati e raggiunti di corsa dai vari personaggi che appaiono nel filmato, Urban Oasis non mostra i lati oscuri della città (ovviamente ne ha, a partire da affitti altissimi e una carenza di alloggi che va avanti fin dagli anni ’90). Dopotutto quella di Scura è appunto una lettera d’amore, e quando si è innamorati si tende a passare sopra a molte cose.

Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
Fotogramma di “Urban Oasis”, diretto da Ryan Scura e prodotto da Dooster, 2022
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