Always Hungry: la personale di Marco Goran Romano a Domodossola

C’è chi sostiene — secondo me a ragione — che un’intervista possa talvolta rivelare molto di più sull’intervistatore piuttosto che sull’intervistato. Da ciò che si sceglie di evidenziare a ciò che si preferisce tralasciare (le domande non fatte sono tanto importanti quanto quelle che invece vengono poste); dal percorso in cui si guida una conversazione alle riflessioni personali che precedono i quesiti; dalla capacità di ascolto all’abilità di saper perdere e ritrovare “la rotta” nei momenti giusti: sono tutti elementi che raccontano e denotano la personalità, l’immaginario, il sistema di idee e di valori di chi sta — diciamo così — “dietro al microfono”. E questo succede soprattutto quando di fronte ci sono due persone che fanno lo stesso mestiere o provengono dallo stesso “mondo”: una giornalista che intervista un giornalista, uno scrittore che intervista una scrittrice… Due pari, insomma, che attraverso il dialogo hanno l’occasione di confrontarsi su questioni che entrambe le parti conoscono benissimo, di misurare affinità e divergenze, di vedere — nell’altra o nell’altro — un riflesso di sé.

Marco Goran Romano
(courtesy: Musei d’Ossola)

È ciò che capita con Marco Goran Romano. Nato e cresciuto nel Salento, poi arrivato a Firenze per studiare all’ISIA e lavorare come graphic designer in quella fucina di idee che è Gold Streetwear, in seguito stabilitosi a Milano per diversi anni, diventando “resident illustrator” della rivista Wired e iniziando a collaborare con alcune tra le più prestigiose testate e aziende a livello mondiale, oggi Goran vive e lavora a Jesi, nelle Marche, dove divide il suo studio con la moglie Valentina Casali, designer e letterer che con lui ha fondato lo studio Sunday Büro.
Oltre a essere uno tra i più talentuosi e premiati illustratori italiani dell’ultimo decennio, Goran da qualche anno ha aperto un suo canale YouTube, che non usa soltanto per promuovere quello che fa e per mostrare come lavora (preziosissima la sezione Illustration Process) ma anche per esplorare e indagare ciò che fanno le sue colleghe e i suoi colleghi, con una video-rubrica di interviste — battezzata col divertente e maccheronico nome di Professional Culetty Breaker — che è nata come occasione di incontro e che l’ha pian piano rivelato come una delle voci più interessanti nel panorama dell’illustrazione su YouTube, andando ad aggiungere alla dimensione di autore e di grande professionista quella di insaziabile curioso, affamato di informazioni, di spunti, di storie, di idee e di immagini.

Marco Goran Romano, “Green Identity”, progetto per Enel, 2022
(courtesy: Musei d’Ossola)
Marco Goran Romano, “Tigre”, progetto personale, 2022
(courtesy: Musei d’Ossola)

«Inizialmente queste serie di interviste era una scusa per andare a trovare le persone a casa loro, rovistare tra i loro scaffali, e poi mangiare qualcosa insieme» racconta Goran, che poi con la pandemia ha dovuto riadattare il format con collegamenti a distanza e rinunciare, purtroppo, agli amati pranzi in compagnia. Questo non ha fatto che accrescere “l’appetito”, mostrando ancora di più il lato di attento e onnivoro indagatore della sua disciplina, l’illustrazione, e di tutto quello che vi ruota attorno, dall’universale al personale («Noi siamo quello di cui ci nutriamo, visivamente» sostiene l’artista).

COSA
Always Hungry
Marco Goran Romano
QUANDO
14 maggio – 5 giugno 2022
INAugurazione
14 maggio | 17,00
DOVE
Artoteca Di-Se “Il Refettorio” | Collegio Mellerio Rosmini | via Rosmini 24, Domodossola

Questa “fame”, unita alla sua passione per cucinare e alla gran quantità di pietanze che appaiono nei suoi lavori, hanno probabilmente suggerito il nome per la mostra personale che l’Associazione Musei d’Ossola gli ha dedicato.
Si intitola infatti Always Hungry l’esposizione che, dal 14 maggio al 5 giugno 2022 raccoglie presso la Sala Mostre dell’Artoteca Di-Se “Il Refettorio” di Domodossola alcune delle più importanti, affascinanti e colorate opere realizzate da Marco Goran Romano durante questi ultimi anni della sua incredibile carriera, dalle tavole commissionate da importanti clienti fino ai lavori personali.

A curare l’esposizione, tra l’altro, è un suo altrettanto conosciuto e stimato collega, Gianluca Folì, che è stato anche l’art director di uno dei progetti di Goran in mostra, il calendario Epson 2022, che racconta, attraverso le illustrazioni, i mestieri legati alla creatività a partire dagli anni ’20 del Novecento, e che ha recentemente vinto il ComArts Award of Excellence 2022 Illustration.

Dice di lui Folì: «Marco Romano ovvero Goran è il tipo di illustratore che studia a fondo ogni argomento che compone il brief: dal nome del cliente al suo logo, dalla storia che sa raccontargli a quella per la quale lo ha contattato. È lì dove si immerge alla ricerca di tutto il sommerso, lasciando poi affiorare dettagli preziosi, ognuno con la propria funzione. […] Il suo immaginario raccoglie spunti dalla street art, dalla cultura pop, dai miti e dalle tradizioni nostre e altrui per condirli con salsa barbecue e coriandolo. Ama cucinare e non ne fa un segreto; è un fanatico dei caratteri tipografici tanto da metterli quasi ovunque».

La mostra — la cui immagine coordinata è stata curata da Illustratore Italiano, che produrrà anche il catalogo — è nata come anteprima alla seconda edizione del festival di illustrazione Disegnare il territorio, che si terrà sempre a Domodossola dal 18 al 26 luglio prossimi, con esposizioni, laboratori, incontri e performance con alcuni tra i nomi più interessanti dell’illustrazione italiana.

Marco Goran Romano, calendario Epson 2022 (giugno)
(courtesy: Musei d’Ossola)
Marco Goran Romano, calendario Epson 2022 (luglio)
(courtesy: Musei d’Ossola)
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