Quando un immaginario è ben definito e codificato fin dall’inizio, chi si ritrova a doverlo reinterpretare può integrarlo e giocare sulle possibili, infinite variazioni sul tema, oppure stravolgerlo completamente.
Nel caso di un capolavoro come Alice nel paese delle meraviglie, neanche la Disney è riuscita ad andare del tutto per la sua strada e imporre (come spesso ha fatto) la propria visione estetica. Ogni successiva versione o libera interpretazione della storia di Lewis Carroll, infatti, ha dovuto fare i conti con John Tenniel, l’autore dei disegni che uscirono con la prima edizione del libro, pubblicata nel 1865.
Pur essendo Carroll un buon disegnatore dilettante — sul sito della British Library si può sfogliare integralmente Alice’s Adventures Under Ground, il manoscritto dal quale nacque poi il romanzo, e vedere le illustrazioni fatte dall’autore — si rese conto egli stesso, su consiglio degli amici e dell’incisore Orlando Jewitt, che la storia avrebbe avuto bisogno di un segno più realistico, raffinato ed esperto. Carroll scelse appunto Tenniel, che conosceva già come firma di punta di Punch, seminale rivista settimanale britannica di satira e umorismo.
Il lavoro di Tenniel fu di rivisitare, nel proprio stile, i disegni di Carroll. Il risultato fu ottimo, tanto che illustrò anche il volume successivo, Attraverso lo specchio.
È alla rappresentazione visiva del mondo di Alice data da queste due opere che hanno attinto le successive generazioni di autrici e autori. E tra questi c’è anche l’architetto, designer e pittore americano William Penhallow Henderson, che nel 1915 disegnò i costumi per la trasposizione teatrale di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio, scritta dalla drammaturga Alice Gerstenberg (qui c’è tutto il testo) e messa in scena dalla Players Producing Company di Chicago.
Henderson — che all’epoca aveva 38 anni e, tra l’altro, una figlia che si chiamava proprio Alice — si era già fatto un nome come artista e aveva insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Chicago. Quando gli furono commissionati i costumi e le scenografie per lo spettacolo, ovviamente si ispirò a Tenniel, e realizzò una bella serie di bozzetti, oggi conservati presso lo Smithsonian di Washington.
Le tavole sono recentemente state restaurate in digitale da Rawpixel e si trovano qui, in alta risoluzione.

(fonte: rawpixel.com)