Paper Work: dallo studio spagnolo Velkro un alfabeto sperimentale fatto di carta

Era il 1949 quando il grande Bruno Munari ebbe un’intuizione — una delle tante che costellarono la sua carriera di artista e designer.
La raccontò così, in Libri senza parole1: «Nel 1949 (non ricordo a che ora) mi trovai tra le mani un “menabò”. Il menabò è un libro senza stampa senza testo senza illustrazioni, solo fatto di pagine bianche. Ogni editore fa fare dal legatore (che è quello che lega i fogli) un libro di questo tipo per vedere che aspetto avrà il libro in sé. L’editore lo guarda, lo soppesa in mano, prova a sfogliarlo e discute col grafico (è uno dei miei tanti lavori) sul formato, sul tipo di carta sulla copertina se deve essere rigida oppure no, e, assieme al grafico si decide il formato, il tipo di carta, di copertina, il carattere tipografico da usare, la sopracopertina, la eventuale fascetta eccetera. Questo menabò è il libro come oggetto e di solito dentro questo oggetto, in quasi tutte le pagine è stampato poi il testo e tutto quello che occorre per comunicare al lettore qualcosa di interessante in ogni campo. Ma osservando questo menabò senza testo, si scoprono varie cose: il libro è un oggetto che delimita un blocco di spazio. Per attraversare questo spazio occorre sfogliare le pagine dalla prima che sta dietro la copertina fino all’ultima. Ci si mette un certo tempo ed è come una passeggiata nella neve. Per entrare in questo spazio bisogna aprire la copertina, che è come una porta che permette l’attraversamento del libro».

Quel giorno, Munari inventò i celebri Libri illeggibili, «così definiti», disse, «perché non c’è niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi».
Diventati una pietra miliare sia per l’editoria per l’infanzia che per la progettazione grafica, alcuni esemplari sono oggi al MoMA di New York e continuano ancora a ispirare autori e designer.

VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)

Si ispira dichiaratamente ai Libri illeggibili anche il progetto Paper Work dello studio spagnolo VELKRO, di base a Barcellona.
Fondato nel 2018 da Patricia Armada, designer svizzera di origine spagnola, e da Eva Vesikansa, progettista grafica finlandese, lo studio lavora per clienti di tutta Europa, e non solo.
Paper Work, tuttavia, non è un lavoro su commissione. Si tratta di un progetto personale delle due designer, che hanno preso spunto da Munari per creare un libro composto a sua volta da 36 libriccini, ciascuno dei quali rappresenta una delle lettere dell’alfabeto o uno dei numeri da 0 a 9.

Numeri e lettere non sono però immediatamente visibili: vanno infatti creati strappando via la carta (che è già fustellata con le linee di strappo) e sovrapponendo i vari livelli (le pagine).
«Paper Work è una sperimentazione tipografica. Cercare armonia e ritmo all’interno della geometria di base per disegnare lettere e numeri e riscoprire i caratteri tipografici, dato che la scelta del colore utilizzato per ogni parte del carattere influenza la sua chiarezza. Manipolando sfumature e forme minimali, esploriamo visivamente i limiti della leggibilità», scrivono Armada e Vesikansa, che hanno creato una prima edizione limitata, che verrà presentata a dicembre durante il festival di autoproduzioni editoriali e libri illustrati Como Pedro Por Mi Casa e sarà presto acquistabile attraverso il negozio online di VELKRO.

VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
VELKRO, Paper Work (foto: Leo García Mendez | courtesy: VELKRO)
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