Quando lo intervistai, poco meno di due anni fa, Lorenzo Petrantoni mi raccontò il suo metodo di lavoro: andare alla ricerca di antiche pubblicazioni piene di immagini, in particolar modo quelle dell’800, e da quelle fotocopiare singoli elementi, usati poi in intricatissimi collage realizzati con taglierina e colla.
Ogni opera, commissionata o meno, ha solitamente un tema, al quale i singoli dettagli delle composizioni più o meno direttamente rimandano — non tutti se ne accorgono ma tant’è, all’artista resta comunque il piacere di andare a caccia dell’incisione giusta, del particolare bizzarro, dell’easter egg divertente da inserire.
Genovese, classe 1970, Petrantoni oggi vive a lavora a Milano dopo diversi anni passati in Francia. I suoi collage sono finiti sulle copertine e le prime pagine delle riviste e dei giornali più prestigiosi a livello internazionale, su muri e installazioni, sulle tazzine da caffè, sugli snowboard, sugli orologi, sui foulard e sulle valigie; sono stati usati nelle pubblicità di grossi marchi, e sono persino diventati dei corti d’animazione che Petrantoni ha dedicato a giganti della cultura e dell’arte come Kandinskij, Van Gogh, Giuseppe Verdi, Čajkovskij, Gustave Eiffel, Louis Daguerre, Lewis Carroll, Mary Shelley, Miklós Radnóti e Madame Tussaud.
Parte della sua enorme produzione sarà in mostra dal prossimo 7 ottobre a Milano presso Tenoha, concept store giapponese che ha un’enorme spazio espositivo di oltre 1000m², lì dove fino al 1920 sorgeva una fabbrica di carte da parati.
Intitolata Re-Vision, la mostra sarà anche occasione per presentare una nuova serie di collage, dedicata — trattandosi del periodo della cosiddetta Milano Design City, una sorta di Fuorisalone autunnale visto che la pandemia ha bloccato la tradizionale edizione di aprile — ad alcuni grandi nomi del design italiano e giapponese.
L’inaugurazione è prevista per il 7 ottobre alle 18,00.
L’esposizione rimarrà aperta fino a fine dicembre.