Alcuni libri sono preziosi perché rari. Altri perché è ciò che c’è dentro che li rende tali. Ci sono libri preziosi solo per chi li ha, e ancora più preziosi per chi non li ha ma li vorrebbe. Possono essere le copertine — realizzate da quel grafico o quell’illustratore che ora si studia nelle accademie e nelle scuole — a dare quel valore in più. Oppure lo scaffale da cui il volume proviene, lo scarabocchio fatto dall’autore sulle prime pagine o un bigliettino rimasto nascosto dentro.
Ci sono, poi, libri preziosi perché diventano uno strumento per fare qualcosa di buono. No, buono non il termine corretto. Giusto. Meglio ancora: giusto e intelligente.
E di libri preziosi perché strumento per fare qualcosa di giusto e intelligente, oltre che preziosi per uno o più d’uno dei tanti motivi che ho appena elencato, ce ne saranno a bizzeffe durante Viva chi migra, seconda edizione di un’asta di libri nata dall’iniziativa dello scrittore, critico e agitatore culturale Federico Novaro.
L’intero ricavato dell’iniziativa, infatti, andrà a Refugees Welcome, associazione che si occupa di dare sostegno economico e organizzativo a famiglie che vogliano ospitare persone con status di rifugiati, per ringraziare, come spiega Novaro, «chi, venendo qui, ci porta ricchezza di sguardi, vite, luoghi che neanche sapremmo immaginare se ci chiudessimo al mondo come questo governo e le forze che lo sostengono vorrebbero».
I libri messi all’asta, ciascuno a partire da 3 Euro come base, sono una selezione fatta su opere del’900, scelte per i titoli o per la grafica, tutti provenienti dai tanti scaffali di casa Novaro.
A ospitare l’evento sarà il luogo dove un tempo c’era lo studio di Federico, di suo marito e della grafica Christel Martinod, mentre ora c’è un’associazione, Frame, che organizza festival scientifici.