Ha gli occhi blu? Ha il cappello? Ha gli occhiali? Ha il nasone? In che senso il nasone? Il nasone come quello di Herman. È forse Claire?
Ci abbiamo giocato tutti a Indovina Chi?, che nella versione originale, creata a fine anni ’70 da due designer israeliani, Theo e Ora Coster, marito e moglie, si chiama Guess Who?, e che poi è stata prodotta e distribuita in tutto il mondo sotto diversi nomi: ¿Quién es Quién?, Wie Is Het, Qui Est Ce?, Cara A Cara, Hvem Er Hvem e via dicendo (qua c’è la lista completa delle versioni).
Ci abbiamo giocato tutti, appunto, e tutti abbiamo notato che gran botta di fortuna avevamo quando sulla tessera dell’avversario c’erano la bionda Anita, Claire col suo cappello a fiori, Maria e il suo basco verde, Susan coi suoi capelli bianchi e la bocca enorme, e soprattutto Anne, coi suoi grossi orecchini a cerchio. Erano infatti solo cinque le donne rappresentate nelle edizioni tradizionali del gioco, e solo una — Anne — non era bianca, cosa che negli anni ha attirato non poche critiche alle case produttrici, che hanno poi cercato di rimediare cambiando i personaggi.

Maschio o femmina, con gli occhiali o senza, col cappello o meno, con la boccuccia, i baffi, i capelli biondi, la fossetta, le gote rosse: Indovina chi? si basa interamente sull’aspetto fisico perché, beh, perché se chiedi «è laureato in fisica?» poi come li scovi i non laureati da buttare giù? Philip ha forse l’aria di uno che ha fatto la tesi sulle interazioni deboli dei neutrini? E chi lo sa.
Ma la designer polacca Zuzia Kozerska-Girard ha pensato che effettivamente si potesse giocare a qualcosa di simile mettendo totalmente da parte l’apparenza, ed è così che ha inventato Who’s She e l’ha dedicato a tutte quelle donne straordinarie che, a modo loro, nella scienza come nello sport, nell’arte come nei diritti civili, hanno cambiato il mondo.

Marie Curie, Amelia Earhart, Harriet Tubman, Gertrude Ederle, Joséphine Baker, Frida Khalo, Yoko Ono, Agnodice (che fu la prima donna medico) e Serena Williams sono solo alcune delle protagoniste del gioco, realizzato in legno di betulla del Baltico sagomato con il laser e illustrato dall’artista Daria Golab, di base a Varsavia come Kozerska-Girard.
Attualmente in fase di raccolta fondi su Kickstarter, dove in pochissimo tempo ha già raggiunto e superato la quantità di denaro necessaria alla produzione, Who’s She funziona con domande che con l’aspetto fisico non c’entrano nulla: ha vinto il Nobel? Era un’attivista? È stata in prigione? Ha fatto una scoperta?
Le risposte, insieme a tante curiosità sui personaggi, sono su una serie di carte biografiche, anch’esse in legno.
Prodotto in diverse lingue, ce ne sarà anche un’edizione italiana, con uscita prevista per febbraio 2019.
[AGGIORNAMENTO: la campagna di crowdfunding è finita, il gioco uscirà a maggio, c’è anche la versione italiana e si può pre-ordinare qui]











