Le pubblicazioni di Viction:ary sono strettamente legate al presente. Negli anni, il piccolo editore di base a Hong Kong ha prodotto una gran quantità di libri sulle varie tendenze della cultura visiva, specialmente per quanto riguarda il graphic design, raccontando, attraverso i testi ma soprattutto con le immagini, il panorama contemporaneo e quelle che sono le estetiche dominanti nella progettazione grafica.
Fossero delle voci di Wikipedia, i volumi firmati Viction:ary potrebbero dunque essere tacciati di “recentismo”, di occuparsi cioè del presente senza inserirlo in un’ottica storiografica, che equivale più o meno all’indossare un paio di occhiali che ti permettono di vedere solo da vicino lasciando fuori tutto il resto. Ma (c’è un ma), costituiscono d’altra parte uno strumento fondamentale per fotografare lo stato dell’arte delle discipline visive e, quando arriverà il momento di storicizzare la produzione artista e grafica degli inizi del nuovo millennio, probabilmente si riveleranno dei documenti indispensabili.
È in questa prospettiva che va preso anche Handstyle Lettering – From calligraphy to typography, libro che passa in rassegna i più interessanti esempi di calligrafia e lettering, in un momento in cui la scrittura a mano — che per decenni ha vissuto all’ombra delle lettere prodotte con tecniche prima meccaniche e poi elettroniche e digitali — sta vivendo un nuovo Rinascimento (come d’altra parte tutto ciò che è legato alla creatività manuale).
Curato dagli editor di Viction:ary, Handstyle Lettering passa in rassegna insegne, loghi, illustrazioni editoriali, arte murale, mostrando e raccontando — anche attraverso una serie di interviste — il lavoro di 42 artisti di tutto il mondo. Oltre al materiale documentario, potenziale fonte di ispirazione per chi già pratica o per chi sta cominciando ad avvicinarsi a queste discipline, il libro contiene anche una sezione didattica che spiega le basi del lettering.
256 pagine, interamente in inglese, il volume si può acquistare anche su Amazon.