(foto: Frizzifrizzi)

Riflessioni semiserie sullo scotch da imballo

Quando ho visto per la prima volta la copertina di questo libro, su Facebook, ho pensato fosse uno scherzo. O meglio, una di quelle elaborazioni grafiche realizzate per ridere e far ridere (ne ho di contatti che lo fanno, per questo la mia mente è andata subito lì, al divertissement). Poi però ho visto l’autore, cioè Lorenzo Bartolucci, una delle teste dietro a un magnifico festival come Ratatà (piccola parentesi, nonostante il terremoto abbia devastato la maggior parte delle location del festival maceratese, nonché case e studi di chi ci lavora, l’edizione 2017 si farà ugualmente: e qua invito all’applauso, fallo anche tu; pure io mi sento scemo ad applaudire da solo davanti a uno schermo ma loro, i ragazzi di Ratatà, riusciranno a sentirlo, perché hanno i poteri e perché sono matti).

Torniamo a Bartolucci. Lui che di Ratatà ha coniato il nome, e che si definisce illustratore carpentiere, è uno che disegna coi capelli, che costruisce lavagnette portatili, che realizza installazioni con le panciere, che crea alfabetieri con le sedie e che mette i pappagalli sanitari, quelli per la pipì, sui trespoli, come i pappagalli veri.

(foto: Frizzifrizzi)

Che vuoi che sia un libro sullo scotch da imballo per uno così?
E infatti il libro era vero. È vero. L’ha autoprodotto Lorenzo e ha pure una pagina Facebook dedicata: Riflessioni semiserie sullo scotch da imballo, che è poi anche il titolo, degno di ciò che racchiude e cioè tutta una serie di potenziali usi per il banale, anonimo, sottovalutatissimo scotch marrone, quello che comperi solo e soltanto quando serve, e che poi regolarmente si smarrisce nei meandri dei cassetti, in fondo agli armadi, dietro alle cassettine del bricolage (storia vera: sono andato a controllare e ne ho ben quattro; la prossima volta che ne avrò bisogno non li troverò e diventeranno cinque, un piccola scotch-gang).

Lorenzo, che in un’apoteosi di pensiero laterale dimostra come il nastro adesivo possa essere persino più utile dell’asciugamano di Douglas Adams, ha realizzato uno dei libri più divertenti dell’anno, capace, pervaso com’è di spirito munariano, di innescare reazioni creative a catena, nei piccoli come nei grandi.
E dopo averlo letto, per ogni ostacolo o momento morto che ti si presenterà nella vita, non potrai fare a meno di guardare al vecchio scotch marrone, cercando di immaginare, con un sorriso, come potrebbe aiutarti.

(foto: Frizzifrizzi)
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