Il mestiere più antico del mondo, raccontato dai fotografi

Il mestiere, appunto, è il più antico del mondo. Perlomeno così si dice. Ma le foto di prostitute e prostituti esistono solo da poco più di un secolo e mezzo, da quando cioè esiste la fotografia, lo strumento più efficace in assoluto per “dipingere” la notte, i vicoli malfamati, le camere d’albergo a ore, i bordi delle strade di periferia e coloro che li abitano.

Dai primi dagherrotipi erotici o pornografici fino ai più recenti artisti, street photographer e fotodocumentaristi, passando per un mostro sacro come Eugène Atget, il catalogatore, per la Parigi malfamata di Brassaï, i cui soggetti sembrano sempre uscir fuori direttamente dal buio, per i travestiti di Christer Strömholm e i battoni di Larry Clark.

E se fare un elenco della fotografia a tema prostituzione, la mostra Scarlet Muse, che inaugura il prossimo 9 giugno presso la Daniel Cooney Fine Art di New York, ne offre un’ottima prospettiva, raccogliendo opere che vanno da metà ‘800 a oggi, realizzate da venti artisti: Merry Alpern, Larry Clark, Danny Lyon, Chris Arnade, Jeff Cowen, Malerie Marder, Eugène Atget, Philip-Lorca diCorcia, Bob Mizer, George Awde, Danny Fields, Pedro Slim, Amos Badertscher, Benjamin Fredrickson, Scot Sothern, Auguste Belloc, Anthony Friedkin, Christer Stromholm, E. J. Bellocq, Jane Hilton, Brassaï e Leon Levinstein.

Di seguito una piccola selezione di immagini.