In questi ultimi anni, un’ondata di nuove pubblicazioni indipendenti sta provando a risollevare il mondo dell’editoria sportiva, soprattutto calcistica, alzando l’asticella sia a livello di design editoriale che di narrazione.
Tra le tante testate è doveroso citare l’italiana Undici, costola di Studio (sempre in italiano c’è anche Uno-Due, ma non ho ancora avuto modo di sfogliarlo; e ovviamente, ma solo online, un capolavoro come l’Ultimo Uomo, che tra qualche giorno debutta in libreria con la “guida ufficiosa” agli Europei 2016) e poi la nutrita pattuglia americana—Victory Journal, Howler, Eight by Eight—i britannici The Blizard e Pickles e l’ormai “defunto” Green Soccer Journal, l’australiano Good Sport, nato da poco, il francese Desports…
Quel che mancava, almeno finora, era uno sguardo al femminile, solo al femminile, sul mondo del calcio. Uno sguardo tutt’altro che stereotipato—al contrario di tanta informazione sportiva al maschile—rappresentato da una nuova fanzine inglese chiamata Season, fondata dalla giornalista Felicia Pennant, grandissima appassionata di calcio come tutta la squadra che con lei ha lavorato al progetto.
Il primo numero di Season, che in maniera impeccabile e mai banale unisce due mondi spesso lontani come quello del calcio e quello della moda, è interamente focalizzato su un fenomeno perlopiù snobbato dai grandi media: le tifose.
C’è un’intervista a una stylist di Vogue, una alla truccatrice di FKA Twigs, c’è uno spassoso approfondimento tecnico sul fuorigioco, ci sono le collezione d’abbigliamento che in qualche modo sono state ispirate dal calcio, ci sono le magliette della squadre, le sciarpe coi colori sociali, ci sono le storie di famiglia con le tifose che condividono i ricordi coi loro padri, c’è un pezzo su Mourinho.
Il tutto sotto una copertina in maglia azzurra, accompagnata con una serie di sticker realizzati dall’illustratrice Charlotte Trounce.