100 graphic designer internazionali a dimostrare quella che è ben più di una moda passeggera, la solita tendenza che in un paio di stagioni lascia il posto a qualcos’altro: mi riferisco alla pratica di creare siti web, immagine coordinata per le aziende, copertine di libri e riviste, volantini e poster di mostre, eventi, film, festival e conferenze utilizzando soltanto caratteri tipografici, senza quindi lasciar sbrigare la parte visiva a fotografie ed illustrazioni ma affidandola a lettere, numeri e simboli, attraverso un’opera certosina di composizione, griglie, font azzeccati, proporzioni, spazi.
Type Only parla proprio della tipo-grafica, attraverso i lavori dei migliori graphic designer ma anche con uno sguardo al passato: «come la tipografia si è evoluta da i primi esperimenti type only dei futuri e dei dadaisti fino alle tendenze tipografiche radicali di oggi, passando per il modernismo ed il post-modernismo» sta scritto nella descrizione del volume, in uscita a fine agosto dall’editore inglese Unit Editions—ma è già possibile inviare il pre-ordine.