7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Olaf Pignataro.
Ciao Olaf, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ho 37 anni e sono fotografo professionista da nove. E’ sempre un po difficile per me rispondere alla domanda “di dove sei?”: sono nato e cresciuto in Francia da madre tedesca e padre italiano e ho vissuto in diverse città italiane. Attualmente vivo a Milano.
La tua attrezzatura?
Nikon, con focali dai 15 ai 200 mm. Uso principalmente una D3, mentre la F4 e la FM2 stanno prendendo polvere, almeno fino a quando non riuscirò a rifarmi una camera oscura.
Cosa fai quando non fai foto?
Faccio ricerca di nuove location interessanti, sviluppo e organizzo idee per nuovi progetti fotografici con i miei clienti o con gli atleti. Poi ho una grande passione per il ciclismo su strada, e una vera ossessione per le scalate dei principali passi alpini.
Descrivimi la tua stanza.
Un tetris di cose vecchie e nuove, dove stanno incastrate le mie bici da corsa, la mia attrezzatura fotografica, troppi vestiti e troppe scarpe.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
La mia attrezzatura fotografica pesa esattamente quanto riesco a portare con me: sicuramente non un grammo di meno, ma se non fosse per quelle regole fasciste degli imbarchi aerei, forse peserebbe qualcosina di più.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Sicuramente un road movie.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Nell’ambiente in cui lavoro sono davvero tanti i fotografi che meriterebbero una maggiore attenzione fuori dalla nicchia degli action sport. Dai un occhio ad esempio al lavoro di Roberto Bragotto.