Di articoli che sembrano scritti da giornalisti ubriachi ne puoi trovare, cercando bene (per non parlare dei post di noi scribacchini online, senza correttori di bozze a salvarci dai falli grammaticali e di sintassi) ma di magazines – a parte quelli per addetti ai lavori – dedicati alla cultura del bere se ne trovano pochi. Eppure ce ne sarebbe da raccontare: locali mitici, baristi superstar, bettole dove il tetano o qualche morbo esotico ti aspettano dietro l’angolo, riti universali e riti locali, scaramanzie, vezzi alcolici e rimedi-del-giorno-dopo, cocktail d’ispirazione letteraria, bevute leggendarie e bevitori altrettanto leggendari.
Tutto questo, forse, finirà in Hot Rum Cow, magazine scozzese prossimo al lancio che prende il nome da una cocktail a base di rum, latte, zucchero di canna e noce moscata che, come avvertono sulla homepage del loro sito, in molti adorano e altrettanti odiano (personalmente mi metto tra gli indifferenti ma, visto il latte, potenzialmente sono un hater), metafora della politica editoriale della rivista: o la ami o la odi.
Per ora rimaniamo con il beneficio del dubbio visto che le sedici pagine di preview che puoi sfogliare online sono ancora poche per farsi un’idea precisa sul primo numero, dedicato al gin.