Capire dove voglia esser toccata/o il proprio o la propria parter non è così complicato, ma una coppia di artisti – Fernanda Viégas e Martin Wattemberg – hanno deciso di darci una mano realizzando una serissima indagine coinvolgendo un gruppo di volontari e chiedendo loro quanto piacere avrebbero avuto ad esser toccati in (o a toccare una) parte del corpo piuttosto che un altra.
Il risultato dell’esperimento lo trovate su Fleshmap – Touch, con una vera e propria mappa delle zone calda.
Niente di nuovo sotto il sole, com’è facile immaginare, eppure vista la sempre maggiore attenzione verso il piede (soprattutto femminile) e relativo feticismo, mi aspettavo di trovarlo tra le parti sensibili, e invece pare che non dia piacere né essere toccati lì né toccare il proprio partner sui piedi.
Il piedino va forse scomparendo?
Ma l’esperimento non finisce qui: i due hanno anche analizzato migliaia di canzoni ed contato, per ciascuna di esse, quante volte viene citata una parte del corpo. Ne è uscita fuori una geografia del corpo in relazione ai generi musicali.
Sono gli occhi a farla da padrone, in pole position in quasi i generi musicali a parte l’hip-hop (dove ovviamente la parte del corpo preferita è il posteriore), il blues (dove vince la mano, ed era facile immaginarlo viste le sue origini) ed il gospel (anche qui vince la mano, ma in questo caso si tratta della mano di Dio, o del prossimo, da stringere con amore).