BOF: la prima serata a Villa Serena

BOF: la prima serata a Villa Serena

Domenica mattina, ore 12, sono stata svegliata telefonicamente dai miei genitori che meravigliati dal mio “silenzio telefonico” fino a quest’ora, hanno pensato bene di indagare… Al momento ho una sola porzione di cervello già attiva, il resto è ancora intorpidito da qualche vodka lemon, dalle stanchezza e dalla tensione accumulata nei giorni scorsi, quando interrogavo il cielo denso di nuvole e acqua per tentare di capire che sarebbe successo sabato 14 e litigavo un po’ con tutti quelli che secondo me, minacciavano la buona riuscita della serata.

Cercherò di raccontarvi come è andata, perché nonostante i brands fossero preparati per allestire all’interno della Villa e all’ultimo momento si è deciso di utilizzare invece il giardino, nonostante alcuni ospitanti non siano sempre stati troppo ospitali, nonostante ci fosse un freddo autunnale e non moltissima gente, la prima serata BOF a Villa Serena c’è stata!

I brands dovevano essere tre, ma i ragazzi di Bored Shirts sono stati investiti da un flusso di, come dire, sfiga… e non sono arrivati, a loro va il nostro in bocca al lupo.

C’erano eccome invece Cristina ed Alessandro, pittrice ed illustratrice lei, fotografo lui, puntuali, simpatici, ironici, pieni di spirito di adattamento.
A Milano circa un anno fa, hanno dato vita a Gryphon Tribe, marchio di street couture, che alle tendenze street associa la creatività dei fondatori, molti attenti al tema ecologico: producono le loro t-shirts in cotone 100% organico. Le tees, piene di teschi, sushi, ma anche icone sacre, sono il frutto oltre che della creatività di Cristina, anche di collaborazioni con illustratori, tatuatori (vedi quella con il sushi) e grafici. Le hanno esposte con un’installazione che era sia un omaggio alla natura, al parco che ci ospitava – su tutto troneggiava un panda in peluche, animale simbolo della coscienza ecologica – ma anche un modo per far conoscere la creazioni di Cristina come pittrice, artista.

Dal profondo sud, invece, e per la precisione da Ragusa, è arrivato Giovanni di Siculamente. Avendo programmato di allestire all’interno si è alla fine trovato a dover montare tutto fuori ed ha lavorato cinque ore prima di essere soddisfatto del risultato.
Preciso, puntiglioso, simpatico ed anche bello (tocca dirlo prima che lo faccia Simone, perplesso perché in tanti anni di conoscenza, non mi aveva mai sentito esprimere tanto esplicitamente in argomento).
Le t-shirt di Siculamente piene di motti dialettali siciliani, ma anche di citazioni dotte (Cecco Angiolieri) sono state appese ad un albero del parco insieme ad accessori, lampioni cinesi, adesivi.
Quella che mi ha più colpito è una maglietta bianca con la scritta na misa na lavata, cioè la indossi una volta e la lavi. Quante volte ho sentito mia madre urlare questa frase a mio fratello, che tornava a casa sporco dopo aver giocato per strada giù in Calabria?

A tutti loro, a quelli che sono intervenuti nonostante il freddo, ad Eumyr di CioMod che ci ha ri-mandato i fantastici cioccolatini di Modica, per distribuirli durante la serata, grazie!
A tutti voi rinnovo l’invito per una delle prossime serate, non mancate!

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