Gli abiti e gli accessori di Gytha Mander mi danno l’idea della provincia americana. Il lato oscuro del midwest agricolo. Amanti che non si incontrano, porte-finestre che sbattono al vento, funerali e bibbie impolverate. Giovani anime maledette, elegantemente vestite: dietro, una colonna sonora continua degli Arcade Fire o di Bonnie Prince Billy.
I pezzi più originali della collezione sono le cravatte di cuoio e legno, quasi improponibili nella vita reale e quasi perfette dentro ad un ipotetico grande romanzo americano ambientato tra pianure, zanzare e cieli grigi.