Issues | Assistant Magazine

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Fanno di tutto, dal tenere l’agenda all’andare in avanscoperta. Organizzano, sbrigano, s’affaccendano, risolvono (problemi), preparano (l’arrivo del boss). Sono gli assistenti. Dal latino ad (a, accanto, appresso) + sistēre (stare). Colui che sta vicino, dunque. Che guarda — e impara — e che aiuta. Una creatura sempre sull’orlo dell’esaurimento nervoso, capace di attutire ogni urto, assorbire ogni negatività, capace di far da cuscinetto tra la vita agra che c’è là fuori e la pax creativa dell’assistito, di star dietro le quinte e con invidiabile tempismo conquistare la ribalta solo e soltanto quando è il momento giusto.

Nello stressante e spietato mondo della moda la figura dell’assistente è quasi epica. E alcuni dei più grandi fashion designer, fotografi, giornalisti sono stati a suo tempo assistenti. Solo per citarne alcuni: Dior, Balmain e Givenchy furono assistenti (tra l’altro dello stesso stilista: Lucien Lelong). Il grande Oscar de la Renta — scomparso appena qualche giorno fa — fu assistente di Antonio Castillo da Lanvin. La leggendaria Isabella Blow, tra le più grandi scopritrici di talenti degli ultimi anni (vedi Alexander McQueen) lavorò per breve tempo come assistente dell’altrettanto mitologica Anna Wintour e a un’altra assistente della Wintour, Lauren Weisberger, si deve il best-seller, poi diventato film, Il diavolo veste Prada.

Raramente protagonisti sulle pagine delle riviste patinate, finalmente gli assistenti ora hanno un loro magazine di riferimento, intitolato ovviamente Assistant e fondato niente meno che da due ex-assistenti, Xim Ramonell e Brais Vilasó, intenzionati a raccontare il futuro prossimo della moda attraverso il lavoro e le parole di chi oggi sta dietro le quinte e si sta preparando per riuscire a stare, domani, in equilibrio sulla cresta dell’onda.

Il primo numero, uscito poche settimane fa, ospita in copertina Maisie Williams — la Arya Stark de Il trono di spade — che appena diciassettenne, divenuta celebre per un ruolo secondario, rappresenta esattamente lo spirito della nuova rivista, che vede tra gli ospiti anche Brendan Burke (assistente di Demarchelier), Elia Quadri (assistente di Giambattista Valli), Bruno Bugiani (ex-assistente di Gianni Versace) ed Earl Steinbicker (ex-assistente di Richard Avedon).

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