7am | Elisa Vendramin

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Elisa Vendramin (qui la sua pagina Behance).

Ciao Elisa, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ho 27 anni e sono di Sacile (Friuli Venezia Giulia), ma negli ultimi cinque anni ho vissuto all’estero.
Faccio illustrazioni un po’ da sempre, solo che prima si chiamavano scarabocchi, disegni e lavoretti. Professionalmente mi sono avvicinata di più all’illustrazione durante il mio Master a Londra. In Inghilterra infatti l’Illustrazione è una “industria creativa” indipendente e molto ricca e nel mio corso ho avuto la fortuna di conoscere e collaborare con illustratori che mi hanno ispirato molto.

Matita o penna grafica?
Per progettare uso sempre gli stessi strumenti. All’inizio amo lavorare manualmente con stampe e ritagli, sperimentare inchiostri e usare immagini di archivio. Poi generalmente li scannerizzo e la fase di composizione avviene digitalmente. Questo mi permette di affiancare un aspetto organico da tecniche miste con contorni precisi e spazi completamente bianchi.

Cosa fai quando non disegni?
Ultimamente cerco di spendere il più tempo possibile all’esterno, per compensare la postura da computer.
Mi piace molto esplorare nuovi luoghi a piedi o in bici, non importa molto quali, possono essere i dintorni di Reykjavik come le Alpi Friulane. Guardo anche molti film e amo andare al cinema: se potessi ci andrei quasi tutti i giorni. In generale spendo molto tempo nella mia testa, soprattutto mentre guardo fuori da un finestrino.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
La mia scrivania, che peraltro cambia sempre essendo io un po’ nomade, ha delle fasi cicliche, un po’ tipo marea. Si comincia sempre da uno stato minimal in cui c’è solo il mio computer, qualche libro allineato, una tazza di tè. Poi quando inizia un nuovo progetto si accumulano esponenzialmente carte geografiche, vecchie foto, innumerevoli libri, cartoline, schizzi ma anche molte tazze, dolcetti e cibarie varie.
Poi periodicamente torna tutto in ordine.

Un disegno pesa quanto…
Un’idea.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Mi piacerebbe illustrare la copertina di una pubblicazione di tipo “scientifico”, come ad esempio un atlante geografico oppure il libro di Charles Darwin On the Origin of Species.
Film c’è ne sarebbero tantissimi, tra cui sicuramente qualche film di Wes Anderson come The Royal Tenenbaums o Rushmore, The Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Le mie referenze sono più Europee, non conosco molto la scena Italiana, per ora.
Consiglierei Rán Flygenring, illustratrice e viaggiatrice Islandese, Eleanor Meredith, originaria di Edinburgo ma attualmente a Londra dove dirige la rivista illustrata per bambini The Loop, e Peteris Lidaka, che ha una fantasia illimitata e uno stile un po’ Kandinskiano.
In Italia ho di recente scoperto Elisa Macellari: il suo stile fantastico ma figurativo mi affascina molto.

co-fondatrice
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