7am | Stefano Mattia

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Stefano Mattia.

Ciao Stefano, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho 35 anni, sono abruzzese ma abito a Roma da diversi anni. La passione per la fotografia “consapevole” è nata in me circa quattro anni fa: comprai allora una macchina fotografia digitale e la spremetti come un limone per un anno. Poi sono passato alla fotografia analogica e non ho più guardato indietro…

La tua attrezzatura?
Come molti fotografi o aspiranti tali, mi lascio fin troppo facilmente ammaliare dal mezzo piuttosto che dal fine. Ho finito così per accumulare diverse macchine fotografiche e obbiettivi, che spesso rimangono a prendere polvere sugli scaffali. Attualmente possiedo una Pentax MX, una Leica M6, una Minolta CLE e, l’ultimo acquisto, una Konica Hexar AF. Tutte macchine a pellicola. Da qualche tempo però mi sento pericolosamente affascinato dal medio formato, e temo che prima o poi cederò alla tentazione di fare nuovi acquisti in tal senso.

Cosa fai quando non fai foto?
Il lavoro mi assorbe quasi completamente dal lunedì al venerdì. Nel tempo libero sviluppo in casa le mie pellicole in bianco e nero, scansiono i negativi, pubblico le foto che più mi piacciono sul mio blog. Recentemente ho cominciato a stampare le mie foto in camera oscura, un’attività che risucchia molto tempo libero, ma che dà soddisfazioni enormi.

Descrivimi la tua stanza.
La mia stanza ha un aspetto un po’ stravagante per via di oggetti e abbellimenti lasciati in giro dal mio padrone di casa, che la occupava prima di me: ci sono scaffali contenenti centinaia di dischi in vinile di gruppi che non ho mai nemmeno sentito nominare, c’è una struttura in legno che una volta conteneva le buche per le lettere dell’intero condominio ma che una volta dismessa è stata salvata dalla discarica e riconvertita come libreria, ci sono poster giganti con ingrandimenti di vignette tratte da fumetti a me sconosciuti. C’è il mio impianto hi-fi con i due monumentali diffusori a torre, un letto basso e un futon IKEA. Spesso ci sono camicie e rullini appena sviluppati stesi ad asciugare.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
L’ultimo acquisto, la Konica Hexar AF, pesa 495 grammi – l’ho dovuto cercare su Internet perché in casa non ho una bilancia! Prediligo macchine compatte e leggere che possa portarmi sempre dietro senza problemi, nello zaino o nella tracolla. Non esco mai senza.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
La scienza dei sogni di Michel Gondry. Dance Dance Dance, di Haruki Murakami.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Il mio delicious.com a momenti scoppia per il numero di fotografi che vi ho salvato. Tra i tanti, un fotografo molto bravo che ho scoperto da poco è Alessandro Zuek Simonetti, il suo approccio genuino e temerario al documentario sociale è per me fonte di continua ammirazione e ispirazione.

Un messaggio

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