La scorsa estate, nella capitale ucraina di Kyiv, un gruppo di giovani graphic designer hanno partecipato a un laboratorio tenuto da Yevgeniy Anfalov e Oleś Gergun.
Entrambi ucraini, Anfalov e Gergun si sono conosciuti anni fa a Berlino, stringendo subito una bella amicizia attorno al loro comune interesse per i caratteri cirillici e per la tipografia vernacolare. Tutti e due convinti della necessità, per il design ucraino, di utilizzare un approccio acritico nei confronti di quanto prodotto durante i bui e lunghi anni della dominazione sovietica — «dobbiamo accettarci così come siamo, con tutta la spazzatura visiva e il passato che abbiamo attraversato» hanno raccontato qualche anno fa a It’s Nice That —, nel 2020 hanno fondato la Kyiv Type Foundry, una fonderia tipografia digitale che oggi opera tra la Germania, dove vivono Anfalov e Gergun, e l’Ucraina, dove invece risiede Vadym Axeev, che nel frattempo si è unito al progetto.
Specializzata nella progettazione di caratteri — pensati soprattutto per l’alfabeto cirillico e frutto di lunghe ricerche d’archivio tra i vecchi libri e di studio del lettering in uso nelle città ucraine, spesso andando a recuperare tracce di quanto è andato distrutto durante il cosiddetto processo di “decomunistizzazione”, iniziato nel 1991 a seguito della dichiarazione d’indipendenza del paese — Kyiv Type Foundry non ha smesso di andare “a caccia” di ispirazioni neppure dopo l’inizio dell’invasione russa. Anzi, nonostante il terribile periodo e l’ovvia idiosincrasia, in Ucraina, per tutto ciò che è russo o che ricorda l’epoca sovietica, Anfalov e Gergun hanno avuto l’idea di far lavorare le studentesse e gli studenti del loro workshop estivo su alcune tra le ultime tracce, a Kyiv, dell’epoca pre-indipendenza: le insegne della metropolitana della capitale, luogo altamente simbolico, visto che è anche stato usato come riparo durante i primi attacchi aerei di Mosca, a seguito dell’invasione iniziata nel febbraio del 2022.
«Facendo eco agli eventi della Seconda Guerra Mondiale, nel 2022 la metropolitana di Kiev è diventata il rifugio antiaereo per migliaia di abitanti. Questo triste fatto è un’altra grande pietra miliare nella sua ricca storia, che continua a essere scritta. Costruita sei decenni fa, trasporta 1,32 milioni di passeggeri al giorno (2016) e in Ucraina è una delle più belle creazioni dell’uomo. Come parte dell’architettura della stazione, le lettere della metropolitana di Kiev ci raccontano molto della sua storia. È un libro. Si può leggere in molte direzioni. Uscendo da ogni stazione, noterete diverse lettere. “Guardatele, analizzatele e fatene dei font”, abbiamo detto ai nostri studenti» raccontano da Kyiv Type Foundry.
E gli studenti — Olesia Bachynska, Roman Baranovsky, Galya Dautova, Andriy Holubokiy, Nazariy Kondratiuk, Dasha Lennhren, Mykita Maltsev, Matvii Masliukov, Ostap Yashchuk, Oleksandr Piddubniy e Yevhen Spizhovyi — sono riusciti, in appena una settimana di intenso lavoro, a tirar fuori un’intera famiglia di caratteri tipografici: Kyiv Metro Fonts.
Formata da sei stili molto differenti tra loro, Roman, Contract (che sarà disponibile prossimamente), Blueline, Sport, Botanical e Xarkiv, Kyiv Metro Fonts è lo specchio di diverse epoche: «A partire dalle lettere in ottone neoclassiche, presumibilmente provenienti da Mosca (anni ’60), attraverso le lettere tecno-ottimiste in stile Eurostyle degli anni ’70, fino all’eclettismo postmoderno degli anni ’80-’90» ha spiegato Anfalov a Steven Heller in un’intervista uscita su Print.
L’intera famiglia di caratteri è gratuita per tutte le ucraine e tutti gli ucraini, mentre agli altri è richiesta una donazione, da fare tramite PayPal: i fondi andranno in Ucraina a finanziare persone e progetti che hanno bisogno di aiuto.