Costruire un alfabeto a partire dalla controforma: un laboratorio di Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka è diventato un libro autoprodotto

In tipografia la controforma è la parte “bianca”, il negativo, il vuoto che sta dentro e attorno ai glifi, ed tanto importante quanto il suo positivo, la forma. L’una non può esistere senza l’altra, ed è dal rapporto tra le due, dal “ritmo” che si ottiene dai bianchi e dai neri, che nascono le lettere, e da quelle le parole.
Chi disegna caratteri, dunque, tiene conto di entrambe le “dimensioni”, del vuoto e del pieno, e della loro relazione dinamica: concetti, questi, che evocano immediatamente le filosofie orientali («Nella calligrafia cinese e giapponese» ci insegna Ewan Clayton nel suo indispensabile saggio Il filo d’oro, «si usava il concetto di “bianco volante”», una tecnica che consiste in «spazi lasciati deliberatamente vuoti all’interno del tratto di un carattere» per «integrare la lettera con il proprio spazio interno e con quello circostante»).

Lo scorso marzo, come abbiamo avuto a suo tempo modo di segnalare su queste pagine, si è svolto qui a Bologna un laboratorio avanzato di type design, tenuto da Alessio D’Ellena — docente, type designer nonché co-fondatore dello studio e gruppo di ricerca Superness — e organizzato da Atelier Tatanka, studio bolognese di arti visive, di progettazione grafica e di stampa risograph.
Oggetto del workshop era la progettazione di una polizza di caratteri proprio a partire dalla controforma, coinvolgendo ogni partecipante in ciascuna fase del lavoro, dall’idea iniziale fino alla realizzazione — nel corso di tre giornate — di un intero alfabeto, con l’intento finale di mettere in mostra i risultati attraverso un’esposizione (nell’ambito di Resilienze Festival, dall’8 all’11 giugno, sempre a Bologna) e di andare a produrre una pubblicazione in cui presentare e raccontare gli esiti di quell’esperienza.

Il laboratorio Zero or hole

(foto courtesy: Atelier Tatanka)

Autoprodotto da Atelier Tatanka e stampato in risograph (più alcune pagine serigrafate da un’altra bella realtà del territorio: BòBO Lab) su carta Fedrigoni Sirio Black Rough da 115 g e
Fedrigoni Arena Natual Rough da 120 g, il volume è stato progettato insieme a D’Ellena e si compone di 100 pagine.
Si intitola Zero or hole, come il laboratorio stesso, mentre il sottotitolo — Dove finisce la controforma della lettera /c? — si riferisce alle prime fasi del lavoro, quando le partecipanti e i partecipanti hanno inciso lo spazio che delimita appunto la lettera C su una pellicola adesiva nera, «creando» spiegano gli organizzatori «un archivio comune di forme astratte, illeggibili e isolate dal contesto di riferimento». Forme che poi hanno permesso alle progettiste e ai progettisti di andare a individuare i tratti distintivi del carattere, iniziando dunque da lì la costruzione dell’alfabeto completo.
Come sottolineano da Atelier Tatanka, «l’edizione vuole essere un piccolo compendio, una biblioteca di segni, che permetta di estendere il metodo progettuale, generare nuove modalità di disegno tipografico e da cui tutte e tutti possono attingere per creare il proprio alfabeto e replicare così il laboratorio in contesti, forme e momenti differenti».

Zero or hole è in vendita online in un’edizione limitata di 100 copie. Acquistandone una, si andrà a finanziare le attività e i laboratori organizzati da Atelier Tatanka.

Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Alessio D’Ellena e Atelier Tatanka, “Zero or hole – Dove finisce la controforma della lettera /c?”, autoproduzione, 2023
(courtesy: Atelier Tatanka)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.