Bullonato: il carattere tipografico di Silvia Amadei ispirato al “libro imbullonato” di Depero

La giovane design riminese è partita dal celebre volume del 1927 per un progetto-tributo a Depero, al Futurismo e al design italiano

Portfolio, manifesto, autocelebrazione.
Piattaforma per sperimentare.
Progenitore del libro d’artista moderno.
Capolavoro di grafica, tipografia, stampa, copywriting.
«MECCANICO PERICOLOSO INCLASSIFICABILE», come scriveva l’autore tra le prime pagine.
Oggetto di culto.
Depero Futurista — meglio conosciuto come Il libro imbullonato, per via della peculiare rilegatura formata da due bulloni, che invita a smontare e rimontare a piacere le pagine — è tutto questo e molto di più. E dopo quasi un secolo (venne pubblicato nel 1927 dal grande Fortunato Depero insieme all’amico pilota ed editore Fedele Azari, in arte Dinamo) — nella rarissima edizione originale così come nelle ristampe-evento che si sono susseguite nel corso dei decenni — continua a irradiare la sua influenza in ogni campo dell’industria creativa.

L’aura di inesauribile serbatoio di idee del volume è assolutamente giustificata, dato che Il libro imbullonato, a quanto pare, agisce anche a livello inconscio. Così è successo alla giovane designer Silvia Amadei, che è stata toccata dal sacro fuoco della creazione mentre abbozzava sovrappensiero, su un foglietto di carta, la parola magica Depero.

Classe 1994, nata e cresciuta a Rimini, dove ha conseguito il diploma accademico in graphic design presso la Libera Accademia di Belle Arti e dove oggi vive e lavora come progettista grafica e illustratrice, Amadei ha intrapreso la strada della comunicazione visiva per via della magnetica attrazione che, fin da quando era bambina, hanno suscitato in lei i simboli.
«I simboli hanno sempre trasmesso un inspiegabile magnetismo, un qualcosa di magico si può dire, ragione per cui mi sono profondamente appassionata al mondo della grafica e della progettazione di loghi» racconta. «Questa passione per i simboli, col tempo, è maturata anche nei miei lavori. Se gli si da un’occhiata, sicuramente si può notare il mio interesse per l’alchimia, l’araldica e l’arte medievale: mondi che, iconograficamente e concettualmente parlando, sono ricchi di allegorie, metafore e simboli; mondi passati da cui mi piace distillarne l’essenza per poi tradurla attraverso un linguaggio visivo contemporaneo».

Anche il bullone è un simbolo e, da quelli del libro di Depero, Amadei è partita per progettare un carattere tipografico: Bullonato — The Bolted Type.
Tutto il processo lo racconta lei stessa qui di seguito.

Com’è nata l’idea

L’idea di Bullonato, come spesso capita, è nata per puro caso.
Un giorno mi sono ritrovata a scrivere su un foglietto di carta la parola Depero.
Dopo che l’avevo scritta, ho sentito l’esigenza che quella parola, quel nome, dicesse visivamente «sono Depero!».
A quel punto ho pensato a come far sì che la forma delle lettere potesse evocare qualcosa di meccanico e geometrico.
Così ho deciso di partire proprio dalla lettera O e, dopo svariati tentativi, mi è uscita una forma esagonale: l’associazione con la rilegatura a bulloni del Libro Imbullonato di Depero è stata inevitabile! Così dopo la O, è venuta la P, poi la R, fino a che ho pensato: perché non fare un lettering interamente dedicato a Depero? E perché non chiamarlo Bullonato?

Come ci ho lavorato

La base di partenza della maggior parte dei glifi — come dice il nome stesso Bullonato — è stata proprio la forma del bullone. Per i restanti glifi (legature, doppie e numeri) mi sono lasciata ispirare dalla tipografia presente nelle pubblicità che Depero fece per Campari, per il Liquore Strega o per i manifesti delle sue mostre a New York.

Quando ho progettato Bullonato, volevo che richiamasse una tipografia in stile modernista italiano e che, al contempo, suscitasse un’associazione immediata con la figura di Fortunato Depero.

Oltre alla progettazione dei glifi, anche la presentazione del progetto stesso è stata sottoposta ad un minuzioso lavoro di ricerca e studio. Man mano che si scorrono le tavole, non si può far a meno di notare le citazioni visive a Depero Futurista del 1927, meglio conosciuto come Il Libro Imbullonato.

I colori, le composizioni, le illustrazioni, le parole evocative come Teatro MagicoAnihccam del 3000Polibibita e Poltiglia… tutto richiama il mondo e il vissuto di Fortunato Depero.

Ho tenuto molto a citare, in alcune tavole, le opere e le fotografie originali dell’epoca, sia per mostrare la fonte di ispirazione del mio lavoro, sia per invogliare a scoprire — o riscoprire — questo artista straordinario, avvicinando, perché no, anche le nuove generazioni o un pubblico internazionale.

Divertente è stato anche inventare un character: il Tipo Bullonato. Un personaggio antropomorfo, con il corpo a forma della lettera B di Bullonato, ripreso anche qui dal disegno Mister B di Fortunato Depero.

In conclusione, Bullonato, vuole essere un progetto-tributo a Fortunato Depero, al Futurismo e al genio del design-italiano, per mantenere viva la memoria di chi ha fatto la storia del nostro paese.

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