20 Grammi di Pangrammi: la mostra

L’arte della tipografia, nonostante i seriosi esordi biblici di Gutenberg, è legata a doppio filo ai giochi di parole e ai giochi con le parole. Chi maneggia tutto il giorno lettere — scolpendole, incidendole, componendole, imprimendole, rovistando in cassettoni pieni di glifi ben ordinati per generi, famiglie e peso — dopo un po’ trova per forza il modo di divertirsi un po’ con tutto quel patrimonio di segni grafici che non è detto debbano andare necessariamente a costruire vocaboli di senso compiuto (si veda la lunga e gloriosa storia del disegnare con l’alfabeto).

Anche qualora si decida di lasciare intatti i termini del vocabolario, senza creare parole-chimera, parole-macedonia e supercalifragilistichespiralidosaggini, ci si può sollazzare con una lunga lista di possibilità ludolinguistiche: bisticci, palindromi, monovocalismi, panvocalismi, anagrammi, lipogrammi, pangrammi… Questi ultimi, che consistono nel comporre frasi di senso compiuto contenenti tutte le lettere dell’alfabeto (il termine, che deriva dal greco, è apparso per la prima volta in lingua inglese a fine ‘800 e italiano abbiamo dovuto aspettare il 1978, quando è stato trasporto in pangramma dal giornalista ed esperto di giochi Giampaolo Dossena in una sua rubrica sull’Espresso), in tipografia hanno assunto un ruolo fondamentale, quasi uno strumento del mestiere: servono a testare e a mostrare la resa grafica dei caratteri.

(courtesy: Anonima Impressori)

Al di là delle svelte volpi marroni che saltano sopra ai cani pigri — per citare il pangramma più celebre e usato in assoluto — crearne di nuovi è una sfida per menti sottili. Vi si misurò persino Umberto Eco, che ne coniò uno per riassumere il panorama sociale e televisivo degli anni ’80: Tv? Quiz, Br, Flm, Dc… Oh, spenga!
Là fuori ce ne sono tanti altri, in ogni lingua, molti ancora da inventare.
Da più di un anno nell’officina bolognese di Anonima Impressori si dilettano a cercarli e a stamparli, infilandoli in una busta per spedirli a un gruppetto di fedeli abbonate e abbonati, tra i quali il sottoscritto.

COSA
Venti Grammi di Pangrammi. La mostra dei dodici numeri
QUANDO
9 dicembre 2022 – febbraio 2023
INAUGURAZIONE
9 dicembre | 18,00
DOVE
Bottega Anonima Impressori | via San Carlo 44a, Bologna

Utilizzano ogni volta caratteri diversi, rispolverando lettere rimaste nei cassetti, in tal modo divulgando, tra il serio e il faceto, un po’ di storia della tipografia, e strappando un sorriso complice a chi, negli anni ’20 di questo nuovo secolo digitale, sa apprezzare il fascino e la leggerezza (ideale ma non solo: ogni panorama pesa solo 20 grammi!) di un bizzarro periodico postale, che quando arriva nella cassetta delle lettere atterra lieve sul fondo senza quasi far rumore, per poi esplodere di colori e lettere dalle forme affascinanti non appena si apre la busta (confesso: io conservo pure quelle).

Alle fine di buste ne sono arrivate 12, tante quanti sono i 20 Grammi di Pangrammi prodotti e spediti, che saranno tutti quanti in esposizione, a partire da stasera, in una mostra che celebra non solo la conclusione del progetto ma anche i dieci anni della stamperia artigianale e studio grafico Anonima Impressori.

Negli spazi della Bottega Anonima Impressori di via San Carlo 44a, nel centro di Bologna, si potranno vedere i 12 manifesti, le serie di caratteri mobili coi quali sono stati realizzati e i 12 campionari originali.

(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
(courtesy: Anonima Impressori)
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