La nuova identità del Birrificio VentiTRÉ, opera di BasileADV

Ci sono dei numeri attorno ai quali — per caso o volontà — ruotano intere esistenze.
Il 23 è uno di questi. Numero primo, oltre a essere una cifra-feticcio per chi ama il basket (il 23 di Jordan, ovviamente, e poi LeBron, che però ogni tanto passa al 6, e Draymond Green, appena laureatosi campione NBA per la quarta volta coi Golden State Warriors), ha anche numerose proprietà matematiche che lo ammantano di un pizzico di magia. Il 23, ad esempio, è un “numero felice” (qualsiasi cosa questo significhi) e, secondo il “paradosso del compleanno”, se sei in una stanza con altre persone, la possibilità che una di esse compia gli anni il tuo stesso giorno sale a più del 50% quando si è, appunto, in 23. E poi — tra realtà, leggenda, fantasia e teorie del complotto — Giulio Cesare (le 23 coltellate: quoque tu Brute…); l’inclinazione dell’asse terrestre (23° 27′); 2 ÷ 3 = 0,666 periodico; la fantomatica equazione di Velenzetti della serie Lost; l’11 settembre (1+1+9+2+0+0+1=23); senza dimenticare il paranoico film Number 23 con Jim Carrey.

Per un gioco del destino era il giorno 23 di un non meglio specificato mese di qualche anno fa quando tre ragazzi e una ragazza di Grottaminarda, in provincia di Avellino, hanno deciso di trasformare i loro esperimenti con la birra fatta in casa in un vero e proprio birrificio. La sede — indovinate un po’ — era in via Perugia n.23 e la prima cotta, cioè la fase di produzione del mosto di birra, non poteva che essere di 23 litri.
Quando si trattò di scegliere un nome per la loro attività, Clementina Totaro, Guido Annicchiarico Petruzzelli, Jacopo Cardinale e Jenni Morelli non poterono che optare, quindi, per VentiTRÉ, ed è con quel marchio che, dal 2015, producono ottime birre artigianali con acqua delle sorgenti irpine e ingredienti perlopiù locali.

(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)

Ad oggi la gamma di birre che esce fuori dal birrificio campano è costituita da nove varietà, che portano nomi importanti, ispirati alla mitologia, alla storia e alla poesia — dalla scura Urania, una oatmeal stout, all’american IPA ambrata Amaranta (dal greco amárantos, “che non appassisce”), passando per Andromeda, una barley wine al miele di castagno; Desnuda, una ale senza glutine (ne ho fatto assaggiare un goccino a mia figlia celiaca dopo l’esame di terza media); Hespería, una bianca; Mida, una belga chiara; Rubra, un’ambrata amara; Sweva, da Federico II, perché gli orzi utilizzati arrivano dalla Puglia, regione amatissima dall’imperatore; e Tamatea, una pacific pale ale che si chiama come l’eroe maori che ha dato il nome ad una delle città col toponimo più lungo in assoluto (che è [prendete fiato e aguzzate la vista] Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu).

Di recente VentiTRÉ ha rinnovato completamente la sua immagine, affidando l’intera identità — dal marchio alle grafiche, fino alla confezione — al designer e direttore creativo Andrea Basile e al suo studio BasileADV, che ormai qui su Frizzifrizzi abbiamo imparato a conoscere per i suoi tanti progetti legati all’industria “beverage” del territorio campano, come la grappa Irpo, il Vesuvius Magma Gin e, sempre per VentiTRÉ, la birra Track21.
Come in molti dei progetti dello studio, tutta la parte tipografica è stata affidata a Giuseppe Salerno, co-fondatore della fonderia tipografica Resistenza, di base a Valencia, in Spagna.
Il logo, disegnato col pennino a punta tronca, si ispira al design italiano degli anni ’50, così come il lettering delle varie tipologie di birra.
Le etichette, stampate su carta Picasso di Fedrigoni in serigrafia UV, che permette di mettere in rilievo alcuni elementi, sono arricchite da illustrazioni realizzate ad hoc e differenti per ciascuna varietà della gamma.
Le foto sono invece di Diego De Dominicis.

(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
(foto: Diego De Dominicis | courtesy: BasileADV)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.