Ripido Illustration Festival: un’intervista con l’ideatrice Giulia Neri e la curatrice Camilla Mineo

Come comportarsi quando arriva un’idea è solitamente piuttosto semplice: la si lascia arrivare, la si guarda un po’ per capire che intenzione abbia e in breve tempo la si trasforma in qualcosa di concreto. Con alcune però, specialmente quelle grandi, le cose si fanno più lunghe, e allora si finisce a scoprirsi pazienti, a convivere assieme senza darsi troppo fastidio in attesa del momento più adatto per fare il passo successivo.
Ne sa qualcosa Giulia Neri, illustratrice bolognese, che, da quando ha messo piede in un piccolo paesino nei pressi di Brunico, ha sognato di realizzare un festival di illustrazione in quel meraviglioso luogo tra le Dolomiti che aveva cominciato a chiamare casa. E dopo alcuni anni e una serie di elementi a darle conferma che in fondo il momento giusto era arrivato, dall’8 al 10 luglio inaugurerà proprio a Brunico Ripido Illustration Festival, il primo festival d’illustrazione da lei ideato e organizzato con l’aiuto di Camilla Mineo, Federico Cano Correa e l’Associazione Culturale Il Telaio, che dal 1984 si occupa di organizzazione e promozione culturale in Val Pusteria.

300 opere di 17 grandi nomi dell’illustrazione italiana — Emiliano Ponzi, la stessa Giulia Neri, Marco Cazzato, Elisa Talentino, Andrea Serio, Fernando Cobelo, Ilaria Urbinati, Davide Bonazzi, Ilaria Faccioli, Marco Goran Romano, Maria Martini, Giordano Poloni, Federica Fabbian, Elia Colombo, Federica Bordoni, Riccardo Guasco e Marco Palena — verranno esposte tra il Museo Civico, la Casa Ragen (Casa della Musica), Turnhalle Palestra, l’Art Cafè Pinta Pichl e il Lumen, il museo a 2275 metri di altezza in cima al Plan de Corones. E alle mostre, che proseguiranno fino a settembre, si aggiungeranno in quei giorni anche talk, letture di porfolio e disegni dal vivo.
Ma prima che queste tre pienissime giornate prendano il via, ho pensato di rubare alle ultime fasi di allestimento Giulia e Camilla per farmi raccontare come è andata fin qui questa esperienza e perché vale decisamente la pena fare un salto a Brunico questo weekend.

(courtesy: Ripido Illustration Festival)
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Come nasce Ripido?

Giulia Neri
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Giulia

Mi sono trasferita a vivere in un paesino vicino a Brunico cinque anni fa e, da quando il primo anno ho fatto una mostra qui, ho sempre pensato che fosse un posto fantastico per fare un festival d’illustrazione: bellissime location, bellissimo il posto, bella la gente che viene da tutto il mondo.
Quest’anno ho preso coraggio, grazie soprattutto all’Associazione Culturale Il Telaio, che ha base qui a Brunico e che ha creduto in me. A quel punto ho coinvolto Camilla e Federico e siamo riusciti a costruire questo sogno. Tutti ci hanno dato un gran mano, i posti dove siamo andati a chiedere sono sempre stati entusiasti e ci hanno fornito spazi bellissimi. E alla fine questa sarà la prima edizione di un mega festival in montagna.
Il nome ovviamente richiama l’essere ripide delle montagne, ma anche della vita da illustratore. E il logo può essere letto sia come una montagna dalla punta innevata, sia come la punta di una matita.

Camilla

Noi ci siamo conosciute grazie ad Instagram, così come con Federico, il gallerista di Giulia, uno dei cuori pulsanti di questo evento. Poi l’anno scorso, durante Disegnare il territorio, un festival di disegno a Domodossola, eravamo a cena e Giulia ha raccontato questo suo sogno di organizzare un festival a Brunico.
L’idea, come era anche per Domodossola, è quella di espandere il mondo dell’illustrazione dai soliti luoghi.

Guardavo il programma di questo weekend e ci sono moltissimi luoghi ed eventi, mi raccontate meglio come avete distribuito le cose?

Camilla Mineo
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Camilla

Eh c’è tanta roba! [sorride, ndr]
Brunico, per quanto piccolina, ha degli spazi stupendi. La mostra principale con le 5 punte di diamante del festival è quella al Museo Civico, intitolata Five Lines: ospita Giulia, Marco Cazzato, Emiliano Ponzi, Andrea Serio ed Elisa Talentino.
Abbiamo scelto di mettere assieme in mostra le illustrazioni concettuali di Ponzi, il mondo surreale di Cazzato, i pastelli di Serio, le illustrazioni evocative di Giulia e le serigrafie della Talentino; cinque linguaggi molto diversi sia dal punto di vista tecnico che artistico.
Alla Turnhalle Palestra ci sarà invece Visions, una mostra con 100 opere di 10 illustratori, come se fossero 10 piccole personali. Anche qui ci saranno 10 visioni, 10 linguaggi, 10 modi di vedere l’illustrazione diversi tra loro.
Il Lumen è la nostra chicca assoluta: è la prima volta che il museo della fotografia di montagna ospiterà una mostra di illustrazione. In questo caso abbiamo scelto il tema del disegnare la luce e verranno esposte tutte opere inedite di artisti che si sono cimentati nel raccontare questo tema. Questa è la mostra che durerà di più, perché si protrarrà fino ad ottobre.
A Casa Ragen, la Casa della Musica, c’è una mostra di Riccardo Guasco, Ciclico, e dell’associazione Autori di Immagini. Riccardo in questi anni ha disegnato i vari manifesti della Maratona delle Dolomiti e proprio questi verranno esposti, per la prima volta tutti insieme. La scelta di coinvolgere, invece, Autori di Immagini è stata di Giulia.

Giulia

Sì, credo che Autori di Immagini sia un pilastro nella tutela dell’illustrazione italiana e nella sua rappresentazione, per questo ci tenevo a coinvolgerli. Abbiamo pensato che Annual poteva essere il punto di partenza, per fare una mostra con i vincitori, a cui abbiamo dedicato un piano di Casa Ragen. Sarà presente anche Flavio Rosati, presidente dell’associazione, che terrà un talk in cui parlerà con alcuni illustratori, tra cui me, per raccontare il nostro mestiere.
Come ultima mostra da citare, c’è all’Art Cafè Pinta Pichl una mostra di Marco Palena, la prima che fa. Lo trovo meraviglioso e siamo molto contenti di averlo con noi per questa avventura.
E dobbiamo anche aggiungere che al Lumen il 9 ci sarà un talk con Francesco Franchi, art director de La Repubblica, in cui si parlerà dell’illustrazione nei magazine e come si sta evolvendo nel tempo.

FIVE LINES

Mostra a cura di Galleria Caracol
con Emiliano Ponzi, Giulia Neri, Marco Cazzato, Elisa Talentino, Andrea Serio

c/o Museo Civico di Brunico

Marco Cazzato, “Rabbit”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Emiliano Ponzi, “Il canto dei folli”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Elisa Talentino, “Colomba”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Giulia Neri, “Betulla”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Andrea Serio, “Le fouvolant”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Mi sembra di capire che non c’è un tema che fa da fil rouge all’evento, corretto?

Camilla

Non c’è un tema specifico, l’idea era quello di dare ai visitatori una panoramica degli illustratori contemporanei e selezionare quelli che potessero raccontare al meglio i diversi linguaggi e tecniche. Si passa dalle copertine di libri ai lavori più personali o quelli editoriali. Qualcuno si è focalizzato su un tema, altri hanno deciso di essere più trasversali.

Giulia

Ovviamente ci sono riferimenti anche alla montagna: Serio, ad esempio, espone tavole realizzate per Il peso della farfalla di Erri De Luca.

VISIONS

Mostra a cura di illustation.it
con Fernando Cobelo, Ilaria Urbinati, Davide Bonazzi, Ilaria Faccioli, Marco Goran Romano, Maria Martini, Giordano Poloni, Federica Fabbian, Elia Colombo, Federica Bordoni

c/o Turnhalle palestra

Fernando Cobelo, “Bike”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Ilaria Faccioli, “Libri belli”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Ilaria Urbinati, “The rain”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Maria Martini, “Laundry”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Davide Bonazzi, “Aurora”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Giordano Poloni, “Night team”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Elia Colombo, “Far from home”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Federica Fabbian, “Friendship”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Marco Goran Romano, “La moka”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Federica Bordoni, “Let go out negativity”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Ho una domanda un po’ provocatoria per Giulia: hai deciso di organizzare un evento con illustratori italiani, in un luogo dove la tradizione ha poco di italiano. Come è andato il riscontro con i locali?

Giulia

Sono stati tutti veramente carinissimi, non credo di aver mai incontrato persone così disponibili ad aiutare. Penso dipenda molto anche dal modo in cui ti poni con loro. Brunico è un paese piccolo, invaso da milioni di turisti come succede a Firenze o Venezia, sia d’inverno che d’estate, e per loro è difficile aprirsi con persone che non sono del posto. Quando sono venuta a vivere qua, sono diventata automaticamente una parte della comunità, senza alcun tipo di resistenza. E so due parole di tedesco! [ride, ndr]
Per quanto riguarda il portare qui la tradizione dell’illustrazione italiana, ammetto che all’inizio ho pensato potesse essere un problema. Perché mi capitava di dire alle persone che di mestiere faccio l’illustratrice e loro mi chiedevano se scrivessi libri, dato che per loro l’illustrazione è quella dei libri per bambini o ragazzi. Però c’è stata curiosità, perché avevano compreso che stavamo portando una cosa nuova. L’ho capito anche con la prima mostra che ho fatto qui: se ho deciso di provare a organizzare questo festival è perché il riscontro è stato molto, molto positivo, sono venute molte persone, altre mi hanno scritto anche dopo.

Cosa vi piacerebbe che le persone si portino via dopo essere passati per Ripido?

Giulia

Io spero che si portino via un’immagine, perché le persone quando vedono delle illustrazioni, ce n’è sempre una o più di cui si innamorano, e che si portino nel cuore qualcosa di questo festival che le rappresenti.

Camilla

Anche io spero che si riconoscano in quello che vedono. La forza di queste immagini è che parlano di noi, raccontano la nostra vita, ma sono anche molto diverse e dunque è più facile riconoscersi in almeno alcune di queste. Spero anche che scoprano luoghi nuovi.

CICLICO – La maratona delle Dolomiti illustrata da Riccardo Guasco

Mostra a cura di Galleria Caracol
con Riccardo Guasco

c/o Casa Ragen

Riccardo Guasco
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Riccardo Guasco
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Immagino che entrambe abbiate partecipato o visitato alcuni dei festival di illustrazione già presenti da tempo in Italia. C’è qualcosa di diverso che avete voluto provare a fare rispetto a questi eventi?

Giulia

Ripido è il primo festival che organizzo e credo che abbiamo solo da guardare e imparare dagli altri che ci sono da tanti anni. È difficile con il primo festival fare qualcosa di stratosferico, in cui tutto funziona. Per quest’anno so che abbiamo dato il massimo, non abbiamo cercato di superare nessuno o di fare cose particolarmente incredibili, abbiamo dato il nostro meglio. Per giunta arriviamo in calendario dopo Illustri, davanti al quale posso solo che togliermi il cappello. Speriamo anche noi di fare qualcosa di importante qui a Brunico.
La nostra difficoltà è che siamo in un posto difficile da raggiungere, dove dormire costa tantissimo e non è scontato trovare posto in certi periodi, anzi. Quindi la gestione del festival, sotto questo punto di vista, non è stata facilissima. Però quando arrivi su, sei in mezzo alle Dolomiti!

Camilla

È un luogo molto turistico, dunque ci sarà anche un pubblico molto variegato con cui ci confronteremo. Noi comunque abbiamo deciso di fare un paio di talk per questa prima edizione, chiamando a raccolta più autori possibili, cercando di incastrarci tra l’estate e i loro impegni. Speriamo di averne ancora di più l’anno prossimo!
A me piacerebbe anche puntare sui workshop, in cui si lavora con gli artisti, come abbiamo fatto con Giulia l’anno scorso a Domodossola; far vedere al pubblico gli autori all’opera, il dietro le quinte del lavoro. Gli artisti sono solitamente molto generosi, ed è bellissimo scoprire le dinamiche alla base del loro lavoro, entrare nella loro testa. Non è nulla di nuovo, perché lo fanno anche gli altri, ma secondo me può essere un valore aggiunto.

ANNUAL AUTORI DI IMMAGINI – mostra dei vincitori 2022

Mostra a cura di Autori di Immagini

c/o Casa Ragen

Davide Spelta
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Benedetta Vialli
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Daniela Iride Murgia
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Qualcosa da non perdere per chi non riuscirà ad esserci questo weekend, ma potrà comunque visitare le mostre fino a settembre?

Camilla

La cosa buona è che le mostre sono tutte piuttosto vicine tra loro, perciò è facile passare da una all’altra senza doversi spostare troppo. È un festival agevole. Sicuramente il Lumen vale la pena anche solo per l’esperienza di visitare un museo così bello e così in alto.

Giulia

È difficilissimo, perché sono tutte belle!
La cosa che ho notato, vivendo qui, è che quando è brutto tempo, i turisti si riversano a Brunico e quindi avere delle mostre da vedere può essere un’alternativa interessante. L’illustrazione avvicina tante persone diverse, incuriosisce anche chi non è interessato di arte ma a cui fa piacere vedere dei bei disegni.

LA LUCE SVELATA – personale di Marco Palena

Con Marco Palena

c/o Pinta Pichl

Marco Palena, “Dialogo della natura e di un islandese (Operette morali di Leopardi)”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Marco Palena, “La nascita del firmamento (Genesi)”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
Marco Palena, “Gli animali dell’acqua e del cielo (Genesi)”
(courtesy: Ripido Illustration Festival)

Giulia, tu sei alle prese con l’organizzazione del tuo primo festival. Ci sono già dei momenti belli e altri un po’ meno che ti porti dietro?

Giulia

Il momento più bello è veder nascere qualcosa che ti sei immaginata per tanti anni. Ti dici: «Ce l’ho fatta! È qualcosa che ho pensato io e che si sta realizzando!».
Forse all’inizio ho preso sottogamba la gestione di tante location, tanti orari diversi, tante aperture in giorni diversi, e anche la doppia lingua, che non è l’inglese ma il tedesco. Non è stato facile, ma ad esempio Marco, il presidente de Il Telaio, è stato di grande aiuto per le traduzioni, e non solo. Sono stati loro dell’associazione a chiedere i finanziamenti, hanno parlato con le persone e ci hanno dato moltissima fiducia.

Allora non mi resta che lasciarvi andare agli ultimi preparativi per questa prima edizione di Ripido, che ovviamente non sarà l’ultima, giusto?

Giulia e Camilla

Speriamo!

DRAW THE LIGHT

Con Emiliano Ponzi, Giulia Neri, Marco Cazzato, Andrea Serio, Riccardo Guasco, Marco Palena, Fernando Cobelo, Ilaria Urbinati, Davide Bonazzi, Ilaria Faccioli, Goran, Maria Martini, Giordano Poloni, Federica Fabbian, Elia Colombo, Federica Bordoni

c/o Lumen Museum (2275m)

Il Lumen Museum
(courtesy: Ripido Illustration Festival)
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