Stampa: il carattere ispirato a un vecchio giornale sportivo italiano

Il 19 gennaio del 1902 uscì a Torino, in supplemento a La Stampa, un inserto interamente dedicato allo sport. Si chiamava La Stampa Sportiva, costava 10 centesimi, e in copertina campeggiava una grande foto in bianco e nero di un incontro di lotta — «Per la finale del IV Campionato di lotta a Parigi – Un assalto tra due favoriti.» recitava la didascalia.
Attorno alla testata apparivano gli argomenti — ippica, atletica, scherma, ginnastica, caccia, tiri, podismo, un generico giuochi sportivi e varietà, e poi automobilismo, ciclismo, alpinismo, areostatica (che oggi il correttore automatico segna in rosso consigliando aerostatica), nuoto, canottaggio e yachting — e dentro c’erano pubblicità di automobili e biciclette, liquori tonici e nafta, un approfondimento sulla razza canina dello spinone e ovviamente articoli sulle discipline appena citate.

E il calcio? Solo un trafiletto, intitolato Foot-Ball, in cui si parlava di una partita tra il Milan-Club e il Genoa-foot-ball and Criket Club, tenutasi pochi giorni prima, il 5 gennaio: «La partita, interessantissima, segnò la vittoria dei bravi giocatori genovesi che vinsero con 4 goals a 1» riportava il cronista.
All’epoca, infatti, il Foot-Ball era ancora uno sport quasi sconosciuto e pochissimo praticato nel nostro paese, e fu proprio La Stampa Sportiva, nel 1908, a organizzare (anzi a «signorilmente bandire» per citare la rivista stessa) il primo torneo internazionale italiano, che è stato anche tra i primi al mondo: si chiamava appunto Torneo Internazionale Stampa Sportiva e — per la cronaca — la finale se la disputarono il Servette Football Club Genève 1890 e il Torino, quest’ultimo sconfitto 3-1.

Il supplemento nacque dalla fusione di altre due riviste sportive, l’Italia Sportiva di Milano e L’Automobile di Torino, e a dirigerlo furono chiamati i loro direttori, rispettivamente il giornalista Nino G. Caimi e l’avvocato Cesare Goria-Gatti, quest’ultimo assai noto in quanto faceva parte del gruppo che in origine fondò la FIAT.
La testata rimase pressoché identica fino al 1915. Quando l’Italia entrò nella Prima guerra mondiale, il giornale venne rinominato L’Illustrazione della guerra e La Stampa Sportiva e cambiò il font. Così rimase fino alla fine del conflitto, e in seguito cambiò di nuovo nome — La Stampa Sportiva e L’illustrazione d’Italia —, tornando infine al font originario nel settembre del 1920, per poi cessare l’attività nel ’26.
Quel carattere, stando a quanto riportato sull’ultima pagina del primo numero, proveniva dalla celeberrima Nebiolo di Torino, e oggi è servito come base e fonte di ispirazione per il nuovo font Stampa, prodotto dalla fonderia digitale spagnola atipo foundry.

(courtesy: atipo foundry)

Fondata nel 2009 a Gijón, nelle Asturie, da Raúl García del Pomar e Ismael González, atipo crea caratteri customizzati per clienti di tutto il mondo e allo stesso tempo rende disponibili, anche gratis, alcuni specifici “pesi” dei font che progetta.
Stampa — che si presta perfettamente per marchi, titoli, insegne e menu pieni di personalità — lo si può scaricare a costo quasi zero, secondo la formula “paghi quanto vuoi”, a partire da 5 Euro).

P.S.
Qui si può vedere e sfogliare liberamente tutti i numeri de La Stampa Sportiva, dalla nascita fino al 1922.

(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
(courtesy: atipo foundry)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.