Di semi e di pietre: una mostra fotografica racconta la rinascita di Amatrice e Accumoli

Non lo puoi controllare quando la terra decide di tremare. Delle volte è una mattina, altre un pomeriggio o altre ancora una notte e in pochissimi minuti sembra che qualcosa sotto la crosta terreste abbia perso il controllo, portando via con sè luoghi, abitazioni, persone. È successo così anche ad agosto del 2016: ad Amatrice, Accumoli e alcuni comuni del Centro Italia si stava succhiando il midollo dell’estate, finché la terra non ha deciso di succhiare il nostro, lasciandoci solo briciole fatte di macerie.
Sono passati cinque anni da quella notte e nonostante molti di noi abbiano smesso di guardare in direzione di quei luoghi, c’è qualcuno che è rimasto a documentare la vita che si ricomponeva. 

COSA
Di semi e di pietre
Viaggio nella rinascita di un territorio
DOVE
Mostra diffusa tra i comuni di Amatrice e Accumoli
QUANDO
24 luglio – 5 settembre 2021

Il collettivo fotografico TerraProject — formato da Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Randarelli — si occupa da anni di documentare le conseguenze dei terremoti di cui il nostro paese è stato protagonista: dal Friuli alla Sicilia, per arrivare all’Aquila. Erano lì a imprimere in immagini i ritmi lenti, gli errori, le ricostruzioni mancate, mentre noi dimenticavamo. E sono stati lì anche ad Amatrice ed Accumoli, già dall’agosto di quell’anno: il progetto è iniziato da una committenza fotografica de La Repubblica, un servizio fotografico al mese, per un anno. Ma poi le cose hanno preso una piega diversa, un anno si è dilatato in cinque anni e le foto — oltre 5mila scatti — erano abbastanza per dare vita ad un archivio, ma anche una mostra.

Nasce così Di semi e di pietre, la mostra fotografica diffusa nei comuni di Amatrice e Accumoli, curata da Giulia Ticozzi, in collaborazione con Regione Lazio e Lazio Crea e con il patrocinio dei comuni stessi.
Da quell’archivio citato prima sono state scelte 120 fotografie che raccontano sia di pietre — sotto forma di macerie, di quello che una volta stava su e che per lungo tempo è rimasto a terra a ricordare come una ferita aperta — sia di semi, di quelli che si sono asciugati le lacrime, rimboccati le maniche e hanno deciso di ricostruire quello che rimaneva della propria terra.
Nelle sette tappe dell’esposizione, distribuite tra Accumoli e Amatrice con installazioni site specific per essere vicini agli abitanti, si alternano immagini — raccolte con rispetto nei confronti di chi ha sofferto — di quei pochi minuti che hanno cambiato tutto, di quello che ne è rimasto e di come i residui di una vita passata hanno preso una nuova forma grazie alle mani, alle braccia, al sudore, alla pazienza, agli sguardi, alle tradizioni, che sono più forti dei terremoti.

La mostra è visitabile fino al 5 settembre e ad accompagnare le foto troverete inoltre i testi di Paolo G. Brera, Benedetta Perilli e Corrado Zunino, giornalisti de La Repubblica, media partner del progetto insieme a Chora Media, che ha realizzato un podcast dedicato di Mario Calabresi. 

Accumoli, novembre 2016
(foto e courtesy: TerraProject)
Accumoli, settembre 2016
Il campo temporaneo della Protezione Civile per ospitare gli abitanti di Accumoli
(foto e courtesy: TerraProject)
Amatrice, settembre 2016
Un gruppo di Vigili del Fuoco rimuove le macerie sulla strada tra Amatrice e la frazione di Cossito
(foto e courtesy: TerraProject)
Amatrice, novembre 2016
Durante la ricreazione nella scuola di Amatrice a San Cipriano
(foto e courtesy: TerraProject)
Accumoli, dicembre 2016
Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) della Comune sulla Salaria
(foto e courtesy: TerraProject)
Cossito, dicembre 2016
Don Luigi Aquilini celebra la messa di Natale per alcuni residenti del campo autogestito di Cossito, frazione di Amatrice
(foto e courtesy: TerraProject)
Villa San Lorenzo, marzo 2017
Le casette mobili nella frazione di Villa San Lorenzo, frazione di Amatrice
(foto e courtesy: TerraProject)
Collecreta, marzo 2017
Costruzione delle nuove unità abitative a Collecreta, frazione di Amatrice
(foto e courtesy: TerraProject)
Amatrice, luglio 2017
Tenda mobile allestita al “Villaggio Lo Scoiattolo” ad Amatrice
(foto e courtesy: TerraProject)
Villa San Lorenzo a Flaviano, marzo 2018
I resti di un edificio parzialmente crollato
(foto e courtesy: TerraProject)
Accumoli, ottobre 2018
Due residenti dei moduli S.A.E. si incontrano la mattina sulla strada principale
(foto e courtesy: TerraProject)
Pantano di Accumoli, luglio 2020
Giuliano Coltellese insieme alle sue vacche, che nei mesi estivi vivono in quota allo stato brado all’interno di questo Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai confini tra Marche, Lazio e Umbria
(foto e courtesy: TerraProject)
Accumoli, febbraio 2021
Elisa Pica nella stalla dell’azienda agricola di famiglia Alta Montagna Bio. Prima delle lezioni, al mattino, Elisa si occupa della stalla
(foto e courtesy: TerraProject)
Amatrice, febbraio 2021
Il cantiere del condominio “Il Piceno”, uno dei primi che sarà completato, 56 appartamenti per un investimento di 10 milioni di Euro. Iniziato nel 2018, ha subito dei rallentamenti a causa della pandemia ed è stato terminato ad aprile 2021
(foto e courtesy: TerraProject)
Amatrice, aprile 2021
Una vista aerea della zona meridionale della città, con i cantieri di ricostruzione dei primi edifici
(foto e courtesy: TerraProject)
Un messaggio

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