Il Mac ce l’avevano solo i professionisti e le professioniste, le linee “flat” non c’erano, si spendevano un sacco di soldi per poche ore di connessione lentissima e, nella maggior parte dei casi, questa occupava tutta la linea, quindi, se si stava sul web, chi ti chiamava trovava occupato e, se qualcuno in casa alzava la cornetta, la connessione inevitabilmente cadeva sul più bello (tipo mentre si stava caricando un’immagine di poche centinaia di kB che aspettavi da cinque minuti, o nel bel mezzo di una traccia musicale che tentavi faticosamente di scaricare da Napster da un paio d’ore).
Benvenute e benvenuti negli anni ’90, quando ogni cosa dovevi andartela faticosamente a cercare di link in link o setacciando dentro ai portali e alle directory dei primi, rudimentali (per i canoni attuali, all’epoca erano meravigliosi strumenti per esplorare) motori di ricerca. Eppure, esattamente come oggi, pur senza social network a fare da passaparola e da amplificatore, quando usciva qualche novità in poco tempo ce l’aveva e la usava chiunque.
È tornando idealmente indietro nel tempo fino a quel periodo che la squadra di designer di Zyro — strumento per la creazione di siti web — ha tentato di ripensare graficamente alcune delle piattaforme più popolari di oggi, ambientandone le interfacce proprio negli anni ’90.
Dopo aver fatto ricerca nella “storia” delle varie versioni dei siti, sulle tradizionali strutture delle pagine internet di 25/30 anni fa, sullo stile di comunicazione e sulle primordiali gif allora in voga, ecco la versione “90s” di Twitter, YouTube, Facebook, Spotify (che sfoggia una meravigliosa “skin” stile WinAmp — a proposito, ecco un museo online con decine di migliaia di skin), Twitch, Airbnb, Disney+ e WhatsApp.
