Il lettering delle testate dei fumetti Marvel

Da diversi anni il designer texano Reagan Ray pubblica sul suo blog dei piccoli post antologici andando a ripescare logo, lettering, copertine e locandine interessanti dal punto di vista visivo, spesso “isolando” il materiale di suo interesse da tutto il resto per esaltarne le caratteristiche formali.
L’ha già fatto, ad esempio, coi logo delle ferrovie americane, quelli delle auto made in USA, delle compagnie aeree, delle etichette discografiche, dei casino di Las Vegas, delle action figures anni ’80, delle console di videogame, e col lettering dei film di fantascienza, dei dischi jazz e delle band di hair metal.

La sua ultima ricerca, Ray l’ha dedicata ai fumetti, più precisamente al lettering delle testate della Marvel: non tutte — sarebbe stato probabilmente un lavoro di mesi, essendo migliaia i titoli pubblicati dal colosso americano dal ’61 a oggi, lasciando già fuori quanto prodotto prima, negli anni in cui la compagnia di chiamava Timely Comics (dal ’39) e Magazine Management (dal ’47).

Il designer ha ristretto il campo ai titoli degli albi dedicati ai singoli supereroi (quindi niente gruppi, né duo né cattivi), focalizzandosi soprattutto sugli anni ’80 e ’90, quindi prima dell’avvento del lettering digitale, quando — scrive Ray senza troppi giri di parole — «come la maggior parte del lettering, proprio attorno alla fine degli anni ’90, tutto è andato in merda».

(fonte: reaganray.com)
(fonte: reaganray.com)
(fonte: reaganray.com)
(fonte: reaganray.com)
(fonte: reaganray.com)
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