Save the date | UAU, festival di illustrazione e cose belle

Cosa
UAU, festival di illustrazione e cose belle
Quando
10 - 12 luglio 2020
Dove
Spazio Giovani Edoné | via Agostino Gemelli 12, Bergamo

Di solito i festival indipendenti dedicati all’illustrazione e al fumetto nascono attorno a un format ormai collaudato come la mostra-mercato.
Il “motore” sono i banchetti — che gli artisti, i collettivi e le piccole realtà editoriali animano con la loro presenza e le loro stampe, fanzine, riviste, libri, cartoline, magliette — e il pubblico di appassionati che tra quei banchetti gira, sfoglia, curiosa, domanda e acquista.
È su questo che si costruisce poi tutto il resto: le esposizioni, i laboratori, le presentazioni.

UAU, invece, ha una storia differente. Nato nel 2016 a Bergamo, il punto di forza del festival sono sempre stati i workshop, ai quali hanno partecipato, fin dagli inizi, nomi tra i più importanti e interessanti dell’illustrazione e del fumetto — da Paolo Bacilieri a Guido Scarabottolo, da Lorena Canottiere a Davide Reviati, da Oscar Sabini a Marco Cazzato, da Martoz ad Alice Socal, da Mattia Moro ad Anna Resmini e Veronica Veci Carratello.

Dal 2018 il programma di UAU si arricchito anche di mostre e anteprime, e nel 2019, diventato ufficialmente “festival di illustrazione e cose belle”, si è aggiunta l’area market, curatissima come tutto il resto dell’evento, che quest’anno si terrà presso lo Spazio Giovani Edoné.

(courtesy: UAU – Festival di illustrazione e cose belle)

L’edizione 2020 di UAU si sviluppa attorno a un tema ben preciso e molto affascinante, quello dell’apparizione.
Il comunicato cita un passaggio del filosofo francese Jacques Derrida, tratto dalla sua opera Spettri di Marx:
«Fantasma, revenant, sensibile insensibile, visibile invisibile, lo spettro, soprattutto, ci vede. Dall’altra parte dell’occhio ci guarda prima ancora che noi lo vediamo. Ci sentiamo osservati, a volte sorvegliati, prima di ogni apparizione. Soprattutto poiché lo spettro è lo spettro dell’evento, ci vede mentre ci visita. Ci rende visita. Lo spettro ci guarda senza lasciarsi guardare».

Apparizioni si chiama anche il workshop di Francesca Zoboli.
Pittrice e decoratrice di interni, progettista di libri e laboratori per adulti e bambini, Zoboli farà provare ai partecipanti le tecniche del frottage, della monotipia e dello stencil.
«Il fascino di Apparizioni risiede nel trasformare l’illustrazione scientifica in un’immagine molto evocativa, quasi fantasmatica, sperimentandosi e immergendosi nella materia pittorica», spiega l’artista, che porterà a Bergamo carta, aniline, pennelli, pastelli e cera.

(courtesy: UAU – Festival di illustrazione e cose belle)
(courtesy: UAU – Festival di illustrazione e cose belle)

L’idea alla base del secondo workshop — creato appositamente per UAU dall’inafferrabile Ufficio Misteri, collettivo composto da Marco Bassi, Daniele Castellano e Bruno Zocca — è invece quella di rappresentare l’irrappresentabile.
Ciò che si presenta come “un corso di aggiornamento intensivo per aspiranti investigatori del segno” porterà coloro che prenderanno parte al laboratorio a rinunciare alla ragione, decifrare la follia e affidarsi ai propri automatismi.
Non è chiaro? Se si chiama Ufficio Misteri, dopotutto, c’è un motivo.

Apparizioni, inoltre, saranno anche le immagini della video-installazione METRO QUADRO del collettivo Kalico Jack, formato da Giulia Dall’Ara, Benedetta Fasson, Rebecca Fritsche e Alessia Tzimas.
Si tratta di un’opera — presentata in anteprima assoluta per il festival — che racconta la pandemia e la reclusione con illustrazioni realizzate a otto mani che condividono un foglio e uno schermo.

(courtesy: UAU – Festival di illustrazione e cose belle)

Anteprime assolute, inoltre saranno anche quelle del fumettista Michele Petrucci, vincitore del Premio Attilio Micheluzzi, e dell’illustratrice e fumettista Sarah Mazzetti, vincitrice del premio internazionale di illustrazione della Bologna Children’s Book Fair.

Petrucci arriverà a Bergamo col suo nuovo graphic novel: L’insaziabile. Pubblicato da Coconino, il libro racconta la storia vera di Tarrare, artista francese capace di mangiare quanto 15 persone e ingurgitare anche animali vivi.
Mazzetti, invece, presenterà Le vite di Ada — un albo che esplora il mistero delle cose, del tempo e delle connessioni attraverso le vicende di un essere che da organismo marino diventa un camaleonte, poi mammut, una pietra, un fico e infine una bambina — scritto da Gaia Formenti e Marco Piccarreda e pubblicato da Topipittori.

Ad animare l’edizione 2020 di UAU ci sarà anche la citata area market, con gli stand di illustratori da tutta Italia, un laboratorio per bambini e delle sessioni di yoga nel parco.
Per tutte le informazioni e per iscriversi ai laboratori, si può scrivere all’indirizzo [email protected].

(courtesy: UAU – Festival di illustrazione e cose belle)
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