Come abbiamo già avuto modo di spiegare in tre articoli dedicati ad altrettanti libri — Vniite, Designed in the USSR e Soviet Logos: Lost Marks of the Utopia — la storia del design dell’era sovietica è molto più ricca e affascinante di quanto ci si aspetti, e solo di recente, grazie all’instancabile lavoro del Moscow Design Museum, è iniziata l’opera di recupero e di valorizzazione del materiale accumulatosi nei decenni, tra quello sopravvissuto al crollo del regime e alla (in parte comprensibile) furia distruttrice di chi pensava di poter ricostruire cancellando il passato.
Senza pretese di completezza e approfondimento, una pur interessante infarinatura sull’argomento la dà un mini-sito progettato dallo studio creativo ucraino Obys, pluripremiata agenzia che a fine marzo ha messo online un’affascinante timeline del design sovietico: un vero e proprio almanacco digitale che copre il periodo che va dai primi anni ’20 e arriva al 1991, l’anno del collasso definitivo.
Frutto di diversi mesi di ricerca, USSR Design Almanac si sviluppa come un’unica, lunghissima pagina da scorrere in verticale, piena di materiale e animazioni, con alcune informazioni essenziali da andare poi, eventualmente, ad approfondire.