Da quando è nata, nel 2004, 36 Days of Type è una delle più interessanti vetrine per chi lavora nel mondo della grafica, del lettering e dell’illustrazione. Lanciata inizialmente come progetto personale da due designer di Barcellona, Nina Sans and Rafa Goicoechea, da allora l’iniziativa si aperta agli artisti e i professionisti di tutto il mondo, ogni anno più numerosi, diventando per tutti un’occasione per sperimentare liberamente senza lo “stress da committenza” ma con una rigida tabella di marcia — una lettera al giorno e, una volta finite le lettere, un numero al giorno, per 36 giorni — a tenere vivo lo spunto creativo.
Non di rado i glifi prodotti per il progetto diventano poster da mettere in vendita o idee da sviluppare per futuri lavori.
Da poco reduci dal successo del loro progetto benefico Lettera40 (ne ho scritto qui), anche Valentina Casali e Marco Goran Romano hanno partecipato all’edizione 2020 di 36 Days of Type con il loro studio Sunday Büro.
Conoscendo Valentina e Marco e la loro cocciuta volontà di mettersi in gioco — sempre — al massimo delle proprie possibilità, senza risparmiarsi e senza metter da parte fuochi d’artificio e virtuosismi ad uso esclusivo dei clienti paganti, non mi sorprendo davanti al risultato: un’apoteosi di stili, “sapori”, atmosfere e citazioni. 36 glifi gli uni differenti dagli altri (quindi altrettanti potenziali alfabeti) che vanno a pescare nella storia della tipografia, nelle incisioni, nei vecchi loghi, nell’araldica, sulle copertine dei dischi, nel mondo dei videogame, dei titoli dei film e delle serie tv, smontando, martellando e ricomponendo, mettendo assieme epoche ed estetiche differenti.
Di seguito tutte e 36 le tavole prodotte.
