Durante la terribile campagna di bombardamento aereo che la Luftwaffe condusse sui cieli britannici tra il 1940 e il 1941, il grande George Orwell — che all’epoca aveva già dato alle stampe Omaggio alla Catalogna ma non aveva ancora incominciato a lavorare sui suoi capolavori, La fattoria degli animali e 1984 — scrisse, letteralmente sotto alle bombe, un saggio sull’Inghilterra e sull’identità inglese e britannica.
Un estratto di quel saggio, intitolato England you England, viene citato nell’introduzione del nuovo numero di Point.51, rivista indipendente dedicata ai fotoreportage e all’approfondimento giornalistico sui temi che stanno dando forma alla nostra Europa.
Dopo un primo numero sul viaggio e sulle migrazioni, per la seconda uscita il magazine ha focalizzato l’attenzione sulla attuale crisi d’identità del Regno Unito.
«Un animale eterno che si estende nel futuro e nel passato e che, come tutti gli esseri viventi, ha il potere di cambiare fino a diventare irriconoscibile e di rimanere tuttavia sempre lo stesso», scriveva Orwell. Ma oggi — avvertono i fondatori di Point.51 nell’editoriale di apertura del nuovo numero —, anche se ci sono molte cose che la Brexit non riuscirà a cambiare, i problemi che questa ha sollevato vanno ben oltre l’uscita dall’Unione Europea.
Tra splendide foto e ottimi long-form, nel magazine si parla del nazionalismo scozzese, di cambiamenti climatici, della crisi dell’industria, dell’Irlanda del Nord e di che sarà dei confini con l’Irlanda (che rimarrà nell’UE), con il timore di molti di un ritorno della lotta armata.
152 pagine, 105 fotografia, Point.51 n.2 si può acquistare online oppure nei quattro punti vendita italiani: Reading Room a Milano, Edicola 518 a Perugia, Leporello Books a Roma e, online, su Frab’s.