Quando capita un disastro naturale l’attenzione pubblica si focalizza — com’è ovvio che sia — sul quadro d’insieme. Cosa è successo, quando, dove, perché (se c’è un perché). Sono quattro delle celebri 5 W del giornalismo: manca il chi, ma quello di solito viene a galla dopo, quando si comincia a rimettere insieme i pezzi, metaforicamente e letteralmente, e pian piano emergono le singole storie, tutte differenti, tutte uniche, ma accomunate dal fatto di essere rimaste fatalmente intrecciate alla story line principale.
Il 12 novembre scorso 187 centimetri d’acqua hanno sommerso Venezia. Le immagini le abbiamo viste tutti, e nelle ore e nei giorni immediatamente successivi sono cominciate a spuntare anche le vicende, private e più o meno tragiche, delle tante persone coinvolte: sui giornali, in tv, dagli amici sui social network.
Una di queste storie è quella di Fallani Venezia, storico laboratorio di serigrafia dal quale — fin dalla fine degli anni ’60 — sono passati alcuni tra i maggiori artisti a livello mondiale, da Max Bill a Renato Guttuso, da Mimmo Rotella a Emilio Vedova, da Arnaldo Pomodoro a Emilio Tadini, da Mario Schifano a Concetto Pozzati, da Ugo Nespolo a Giorgio Cavazzano e Shepard Fairey.
Fondato da Fiorenzo Fallani e oggi gestito dal figlio Gianpaolo, il laboratorio non è stato risparmiato dalla marea.
Opere, attrezzature e materiali hanno subito danni, in alcuni casi irreparabili.
Proprio per questo un gruppo di amici vicini alla serigrafia Fallani Venezia ha deciso di lanciare Cronache dalla città sommersa, un’iniziativa di solidarietà nata dall’idea di Andrea Da Villa e Chiara Masiero Sgrinzatto con lo scopo di finanziare la ripartenza dell’attività.
Un primo gruppo di illustratori ha partecipato donando una propria grafica ispirata a Venezia, ciascuna prodotta in un’edizione limitata di 50 esemplari firmati e numerati.
Le serigrafie sono opera di (in ordine alfabetico) Bruno Bozzetto, Ale Giorgini, Riccardo Guasco, Franco Matticchio, Andy Rementer, Jacopo Rosati, Guido Scarabottolo, Lucio Schiavon e Olimpia Zagnoli — quindi ben tre generazioni di illustratori italiani (più Rementer che è americano ma che ha vissuto e lavorato qui in Italia per qualche anno) — e si possono acquistare online, sia singolarmente che tutte assieme.
