«Autunno 2019, una convulsione scuote il mondo degli umani. Da Hong Kong a Bogotà, da Barcellona a Beirut a Quito a Baghdad a Teheran si moltiplicano rivolte le cui dinamiche differenti, persino divergenti, paiono (per il momento?) irriducibili a un unico processo, mentre sullo sfondo bruciano le foreste in California, in Siberia, in Australia, in Amazzonia, e l’acqua allaga Venezia», così scrive un Franco “Bifo” Berardi in gran forma e sempre lucidissimo, tirando le somme — in un articolo uscito su Not e intitolato La convulsione — sull’apocalisse in corso.
Con la sua lente perfettamente a fuoco, Bifo mette in primo piano le rivolte che, per motivazioni e con modalità assai differenti, avvampano in uno scenario di catastrofi ambientali sempre più frequenti ed estreme.
Tra la caotica e traballante scenografia e le luci della ribalta c’è il resto del mondo, parte del quale — noi compresi — continua come se niente fosse con il proprio stile di vita, in uno scenario in cui il cinismo, l’egoismo e l’ignoranza dei nostri comportamenti quotidiani diventano sempre più grotteschi.
E non poteva che essere a sua volta grottesca una satira sulla situazione attuale, come quella realizzata in forma di cortometraggo d’animazione dal pluripremiato studio torinese Nerdo (già apparso diverse volte, qui su Frizzifrizzi, con allucinazioni e bukowskiane birre).
Intitolato Anthropocene, LOL, il filmato è accompagnato da un breve ma esemplare lista che riassume lo stato dell’arte del pianeta e della nostra società.
Venice is flooded by the highest tide since 1960
Australia is under catastrophic bushfires
In California over 94000 acres have already burned
We are living the 6th mass extinction (remember dinosaurs?)
We ingest 5 gr of plastic every week
Trump confirms US will leave the Paris climate agreement
Jane Fonda got arrested 4 times in a row because of her activism
AND YOU ARE DOING NOTHING.
LOL.
Nel finale, la Terra si rompe le scatole. Ma quella che per noi è davvero l’apocalisse terminale, per il pianeta non è che uno stiracchiarsi, come quando sei a letto e ti muovi per cercare una posizione più comoda per poi ricominciare a dormire.