Il buon design nasce dalla soluzione di un problema.
E, come scriveva Munari nel suo libro Da cosa nasce cosa, «Il problema non si risolve da solo ma contiene però tutti gli elementi per la sua soluzione, occorre conoscerli e utilizzarli nel progetto di soluzione».
In questo caso i problemi sono diversi. O meglio: sono molti i possibili, problematici scenari.
Primo scenario
Hai bisogno di una borsa ma hai una vita piena di attività, e ciascuna ha bisogno di un bagaglio diverso — trasferta di lavoro breve, trasferta di lavoro lunga, fiera, palestra. Una borsa troppo piccola per un’attività è troppo grande per un’altra e viceversa.
Secondo scenario
Quando viaggi odi avere tante borse e tendi a ficcare tutto dentro a una sola, però quando ti serve qualcosa al volo poi non lo trovi.
Terzo scenario
Due persone diverse, due borse diverse, che in caso di bisogno possono diventare una sola.
Quarto scenario
Guai a tenere le scarpe nella stessa sacca degli abiti, guai a tenere gli abiti sporchi accanto a quelli puliti, guai a infilare i libri con i vestiti.
E via così. Questa è solo la punta del proverbiale iceberg. Ma ecco che entra in gioco uno dei concetti più affascinanti e magici, che esiste già in natura, che accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi, che rende la vita più semplice ad architetti e designer, che evita ai programmatori di impazzire: la modularità.
Moduli di due diverse misure, un sistema intelligente di unione dei moduli, una tracolla: ecco gli ingredienti di Moca, giovane marchio italiano di borse che si possono trasformare a piacimento, combinando moduli, colori e tracolle, per ottenere tante tipologie di sacche e zaini.
L’idea è del graphic designer e art director Emanuele Elisei che, ovviamente, è partito dal suo di problema. Praticante di arti marziali, voleva tenere la roba sporca separata da quella pulita, e secondo lui si poteva fare di meglio rispetto a borse a scomparti o sacchettini.
Avanti veloce fino al 2015, quando al progetto si unisce Paola Santilli, designer della moda e del prodotto, che porta le sue conoscenze di materiali e progettazione.
Dopo tanti, tantissimi prototipi, la ricerca dei fornitori giusti e lo sviluppo della versione definitiva, le borse Moca — Made in Italy e realizzate in Cordura1 — sono finalmente in produzione.
E questo è solo l’inizio, a quanto pare, perché Emanuele e Paola stanno già studiando altri prodotti.