Il primo numero, uscito lo scorso autunno, è stato un incredibile e forse inaspettato successo, ma testimonia il fatto che — nonostante il panorama delle riviste indipendenti sia ricco e affollato — un prodotto editoriale come Bumble evidentemente non si era ancora visto. E se ne sentiva la mancanza.
Focalizzato sulla natura, in particolar modo quella del Regno Unito, perché è lì che è nato il progetto, Bumble prova a raccontare di piante, animali e ambiente con un linguaggio semplice tuttavia per niente semplicistico, mirando a raggiungere un pubblico di curiosi di ogni età, bambini compresi.

La ricetta di Rachael Nellis e Josef Shaw — i due fondatori — è apparentemente semplice: puntare sulla bellezza, quella della flora e la fauna ovviamente, da ammirare e da godere, sulle pagine del magazine, attraverso la lente dell’arte e della buona scrittura.
Come ho già avuto modo di raccontare in occasione dell’uscita del primo numero, l’idea di lanciarsi in questa iniziativa è venuta quando, avendo ricevuto l’incarico di pensare a un progetto per raccontare le meraviglie naturali a bambini e ragazzi, Nellis, che non ha una solida formazione scientifica, si è trovata in difficoltà con le riviste già esistenti, e ha cominciato a pensare a un tipo di pubblicazione capace innanzitutto di stimolare la curiosità, scegliendo di lasciar spazio soprattutto agli artisti che della natura hanno fatto il loro oggetto di indagine preferito.
È pieno di fotografia e illustrazione, Bumble, insieme a interviste e piccoli saggi, e raccoglie contributi da artisti inglesi e internazionali (si possono anche mandare proposte per collaborare al prossimo numero).
La seconda uscita, con un enigmatico allocco in copertina, è interamente stampata su carta riciclata con inchiostri vegetali e — anche se purtroppo non si può comprare direttamente dal sito del magazine (non spediscono in Italia) — può essere acquistata online su Magma.







