“L’Italia è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro”, questo recita il primo articolo, comma 1, della nostra Costituzione.
Ma sarebbe potuta andare diversamente. Il famoso Articolo 1 sarebbe potuto essere “L’Italia è una Repubblica di lavoratori”. Avrebbe cambiato poco? La formula è simile ma la sostanza assai differente, e a raccontare come sono andate le cose in quelle convulse e fondamentali giornate del 1947 in cui l’Assemblea Costituente si riunì, ci pensa il giurista Guido Pulcher nel primo post di una serie dedicata agli articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e pubblicata da FN, sito di critica editoriale e letteraria fondato da Federico Novaro.
Intitolato semplicemente Costituzione e inserito in una sezione del sito creata per l’occasione, Fondamenta, il progetto è nato dall’idea di Novaro. «Mi sono molto chiesto, di fronte a questo governo che considero pericoloso da ogni punto di vista ma soprattutto tossico intellettualmente, mi sono chiesto cosa un sito come FN potesse fare. Una prima cosa è, di fronte alla dissoluzione delle conoscenze — che temo investa noi tutte e noi tutti davanti alla marea di falsità e propaganda mediatica —, provare a darsi un ruolo pedagogico e per farlo ho pensato di iniziare dalla Costituzione, così da avere uno strumento chiaro e accessibile, da poter sempre consultare, per imparare cose che spesso crediamo di sapere e invece no».
Pulcher, giovane giurista, parlerà dei vari articoli illustrandone la genesi, rivelandone i retroscena e — come mi ha spiegato Novaro — «dando conto anche delle istanze politiche, ideologiche, etiche e intellettuali che ne animarono la stesura».
Ad arricchire il tutto a livello grafico, la stampa a caratteri mobili degli articoli definitivi, a cura di Andrea Vendetti, capo redattore di FN.
Il primo post — appunto quello sull’Articolo 1 — è già online, mentre i prossimi usciranno a intervalli irregolari. Per non perderne nemmeno uno, il consiglio è di seguire FN: ne vale la pena, anche al di là della Costituzione.