40.3428° Nord
105.6836° Ovest
Cercando le coordinate sulla mappa, l’occhio del satellite si sposta sopra una grande massa verde. Alberi e rocce. Laghetti, torrenti e sentieri.
Siamo negli Stati Uniti, in Colorado, sulle Montagne Rocciose, nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale.
Riuscissimo a tornare indietro nel tempo, impostando il calendario sul 20 giugno del 2012, probabilmente vedremmo un uomo passeggiare per i sentieri. Quell’uomo è Jeremy Shellhorn, di professione designer. Ha passato la giornata a pescare trote e fare escursioni. Stanco di pescare, ha cominciato a camminare e pian piano si è allontanato, perdendo i suoi punti di riferimento. Seppur non si sia tecnicamente perduto, cerca uno di quei cartelli che ti dicono dove ti trovi, dove stai andando e quanto manca per arrivare. Lo trova ma, invece di pensare alla strada, Shellhorn si ferma a studiare il cartello. Deformazione professionale: vedi insegne coi caratteri interessanti e ti chiedi da dove vengano.
Shellhorn, si domanda quindi se ci sia un carattere specifico, se si possa trovare da qualche parte, se chi lavora nel parco ce l’abbia a disposizione. Avendo carta e matita con sé, prende l’impronta della scritta incisa sul cartello e si informa con un suo amico, Miles Barger, che è sia un ranger che un designer e si occupa della segnaletica del parco. A quanto pare non esiste un font, non ci sono specimen né manuali. Semplicemente chi incide i cartelli usa una fresa e segue una semplice guida fatta di punti e lettere.
Negli altri parchi nazionali si fa lo stesso. Non c’è un carattere specifico e quindi Shellhorn pensa bene di disegnarlo proprio a partire dai segnali dei sentieri. Insegnando presso la University of Kansas decide di coinvolgere alcuni studenti, oltre a una collega designer, Andrea Herstowski, e il già citato ranger Barger.
Grazie a tutti loro ora un font dei parchi nazionali americani c’è, si chiama proprio National Park, è disponibile in quattro pesi — light, regular, heavy e outline — e si può scaricare gratuitamente.
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