Storicamente la Baviera è la regione più cattolica di tutta la Germania, e il fotografo Robert Götzfried, nato e cresciuto a Lindau, sul Lago di Costanza, si è abituato fin da piccolo a essere circondato da chiese, che poi, una volta adulto, ha imparato ad amare — al di là dell’aspetto religioso — per l’estrema quiete che offrono. Un rifugio — fresco, tranquillo e profumato d’incenso — dalla vita quotidiana.
Col tempo l’attenzione di Götzfried si è spostata a una componente fondamentale delle chiese, cattoliche e non: gli affascinanti, complessi, armonici — nelle forme come nei suoni — e spesso mastodontici organi a canne.
Già dieci anni fa gli venne l’idea di realizzare un progetto su di essi, progetto che però iniziò solo tra il 2016 e il 2017, andando a visitare decine di cattedrali, basiliche e santuari.
«Per me girare questi posti è l’esperienza più incredibile», ha spiegato il fotografo. «Vado lì quando non c’è nessuno. Si sente ancora l’odore dell’incenso nell’aria, si sente ancora il rumore sordo dell’organo, ma è tutto tranquillo. Ogni passo riecheggia e tu automaticamente diventi molto calmo. Ogni piccolo suono dà la sensazione di un rumore eterno. Riuscite a sentire il silenzio?».
Tuttora “in progress”, la serie fotografica di Götzfried si intitola Pipes e recentemente l’artista ha caricato sul suo profilo Behance i suoi ultimi scatti, che oltre a mettere in evidenza la bellezza degli organi, celebrano anche lo splendore delle architetture antiche o moderne che li ospitano.