Fondato dieci anni fa dalla biologa e architetta Jessica Rosenkrantz e dall’artista e programmatore Jesse Louis-Rosenberg, Nervous System è uno studio specializzato in design generativo, che utilizza cioè gli algoritmi per la progettazione di prodotti, ambienti e sistemi.
Dalle suole delle scarpe alle ceramiche, dai gioielli alle lampade, Nervous System applica i propri metodi a tutta una serie di oggetti, tra cui i puzzle.
Già qualche anno fa parlai di Infinite Galaxy Puzzle, un ingegnoso puzzle “senza fine” dove i pezzi continuano a incastrarsi tra loro in svariate combinazioni rendendo appunto potenzialmente infinita e mai davvero conclusa l’esperienza del completare il puzzle — semplicemente non si completa, è perennemente in uno stato provvisorio.
Applicando lo stesso principio, lo studio ha recentemente lavorato a un altro puzzle, dedicato al nostro pianeta e realizzato utilizzando le immagini della Nasa, alle quali hanno applicato la cosiddetta Proiezione di Fuller, che permette di vedere il nostro pianeta nelle proporzioni reali.
Combinando questo particolare metodo, considerato il migliore, al fatto che la mappa sia infinita e dunque priva di un vero centro, di un Nord e di un Sud, di un Occidente e un Oriente, si ottiene quella che è probabilmente la più corretta rappresentazione del mondo, depurata dalle visioni politiche, economiche e coloniali che stanno silenziosamente dietro alle mappe che utilizziamo di solito (perlopiù centrate sull’Europa e visualizzate attraverso la Proiezione di Mercatore, con le effettive dimensioni dei paesi totalmente sballate).
L’Earth puzzle è composto da 442 pezzi in compensato, tra cui alcuni elementi speciali che rappresentano animali tipici delle terre e degli oceani in cui si incastrano.
Realizzato “on demand”, il puzzle esiste anche in versione lunare.
