Il quinto numero di Pressing Matters, la rivista dedicata alle arti della stampa

«Speriamo di offrire ispirazione ai nuovi arrivati e di dare una voce e un volto al numero sempre crescente di persone che ritengono la stampa la loro “cosa”»: questa la missione di Pressing Matters, rivista indipendente fondata appena un anno fa, che seguiamo fin dal primo numero e che è già arrivata al quinto, uscito a inizio ottobre.

Le tecniche, gli strumenti, gli spazi di lavoro, le opere, gli errori, le cose imparate lungo il cammino, con le mani sporche d’inchiostro; e poi le collaborazioni, la scelta dei colori e della carta, la composizione, la ricerca dell’equilibrio (ma anche quella dello “squilibrio”) — questi i temi affrontati dal magazine, che dà spazio a professionisti, artigiani, artisti di tutto il mondo e che nella quinta uscita vede come protagonisti Atelier Indrukwekkend, Helen Bishop, Charlotte Biszewski, Hannah Cousins, Clare Curtis, Stanley Donwood, Carolina Fernandez, Kat Flint, Emily Harvey, Rita Laranja, Mama’s Sauce, Marco Lawrence, Milos Djordjevic, Jane McDevitt, Helen Murgatroyd, Ali Norman, Partisan Press, Penfold Press, Ellen Von Wiegand, Reinaldo Gil Zambrano e John Christopher, quest’ultimo, tra l’altro, passato recentemente a Milano ospite dell’ultima edizione di Letterpress Workers.

Dalla serigrafia ai caratteri mobili, dall’incisione ai timbri, tra le 100 pagine di Pressing Matters n.5 c’è pure un interessante spiegazione sulla string print, la stampa realizzata utilizzando fili e stringhe.