L’11 agosto del 1973 è (quasi) universalmente accettata come la data di nascita ufficiale dell’hip-hop. Quella sera un dj e writer giamaicano, Clive Campbell, che da pochi anni si era trasferito con la famiglia in un grosso e anonimo edificio del Bronx, al 1520 di Sedgwick Avenue, diede una festa di compleanno per la sorella Cindy nella sala comune del palazzo. Lui e Cindy davano spesso feste, quindi, nonostante ci fosse un biglietto di ingresso (25 centesimi le ragazze, 50 i ragazzi), arrivò un sacco di gente .
Quel che trasformò un qualsiasi party di periferia in una delle date fondamentali della storia della musica fu ciò che DJ Kool Herc — così si faceva chiamare Clive — mostrò, o meglio fece ascoltare quella notte. Dopo aver a lungo messo a punto una tecnica per ripetere il pezzo ritmico di un brano ancora e ancora usando due giradischi, l’11 agosto la utilizzò per la prima volta in pubblico, inventando di fatto il break, che in breve diventò una delle caratteristiche peculiari della musica hip-hop.
Ed è proprio da DJ Kool Herc che i designer di Dorothy fanno partire il “circuito” (ispirato a quello di un giradischi) sul quale è stata stampata la mappa ideale di questo genere musicale.
Dopo quello sulla musica elettronica e quello sulla musica alternativa, questo è il terzo poster musicale ispirato ai circuiti elettrici/elettronici prodotto dallo studio di design inglese .
Protagonisti principali, oltre a Kool Herc/Campebell, sono i Run-Dmc, i Public Enemy, Erik B. & Rakim, gli N.W.A., i De La Soul, Notorious B.I.G., Tupac, il Wu-Tang Clan, A Tribe Called Quest, Jay-Z, gli Outkast, Kanye West e Kendrik Lamar, dai quali partono e si intrecciano decine di altri nomi più o meno celebri, più o meno storici.
Il poster, intitolato Hip-Hop Love Blueprint – A History of Hip-Hop, si acquista online.