“Casa” di alcuni tra i libri sulla grafica più interessanti usciti negli ultimissimi anni, Unit Editions è nata con le radici ben piantate nel fertile humus di Spin, studio di design londinese con oltre vent’anni di attività (ai massimi livelli) alle spalle.
Vengono infatti da Spin due dei tre fondatori di Unit, Tony Brook e Patricia Finegan, che nel 2010 hanno aperto la casa editrice assieme ad Adrian Shaughnessy e da allora hanno dato alle stampe dei veri e propri gioielli editoriali in edizione limitata, curatissimi in ogni dettaglio, dall’estetica ai materiali, dai contenuti a ciò che sta a monte di questi, e cioè la ricerca, vero e proprio punto di forza del progetto.
Nel 2015, al lavoro di Spin e al “dietro le quinte” del processo creativo che quotidianamente si svolge nella sede dello studio, Unit Editions aveva dedicato una pubblicazione intitolata Spin: 360°, libro certamente autocelebrativo ma che idealmente apriva al pubblico le porte degli uffici di Spin, mostrandone il modo di lavorare, lo spirito, la filosofia, le influenze, le connessioni con il resto della cosiddetta “design community”. Non un monologo, dunque, ma una sorta di dialogo, di conversazione sulla teoria e la pratica del design.
Dialogo che ora continua (anche se in maniera meno palese) con una serie di uscite dedicata agli esperimenti tipografici di Spin: un vero e proprio magazine di “avventure tipografiche” — «un diario chiassoso di riff, remix e riarrangiamenti, un invito a impegnarsi in una conversazione, un ellissi piuttosto che un punto fermo», lo definiscono loro.
Intitolato SPIN/Adventures in Typography, il primo numero è appena uscito ed è disponibile in tre diverse versioni, con cover nera, bianca e argento.





















