«Sometimes I fuk with my Timbs on»
Parola di Kanye West, che una volta l’ha twittato per poi pentirsene poco dopo e cancellare il tweet.
Kanye di tanto in tanto scoperà pure in Timberland ma per il resto del tempo preferisce le sneaker, facendo parte di quella categoria di malati di mente che va sotto il nome di sneakerhead, i collezionisti che hanno armadi, talvolta stanze, talvolta case piene di Nike-Adidas-Converse-Puma-Vans-Reebok e affini, spesso intatte nelle loro scatole, e fanno la fila davanti ai negozi quando vengono messi in vendita i modelli in edizione limitata (non Mr. West, non ce lo vedo, perderebbe subito la pazienza o pagherebbe legioni di “tienifila”), passano le nottate a far scambi su eBay, ciascuno con una propria strategia, tenendo d’occhio il mercato con l’occhio spietato del broker di borsa, aspettando magari che il valore di un pezzo salga o scenda per vendere, acquistare, rivendere.

A tutti loro, ma anche ai semplici appassionati che si accontentano di qualche selezionato modello da acquistare di tanto in tanto, si rivolge Ginnika, una mostra interamente dedicata alle sneaker che lo scorso marzo ha portato a Roma oltre 1500 visitatori ad ammirare le 700 scarpe esposte e a godersi i dj-set organizzati in una serie di negozi di streetwear.
Ma i ragazzi di Ginnika — gruppo capitanato da Andrea Sibaldi, affiancato da Simone Strano, Vito Castellano e Michela Picchi — l’avevano promesso: dopo Roma sarebbero arrivate altre tappe.
Ed ecco dunque Ginnika Verona, che dal 23 al 25 gennaio metterà in mostra ben 500 modelli, tra collaborazioni, edizioni limitate, esemplari da basket e pezzi vintage.

Le location saranno due, Arena Studio d’Arte e Move Shop, dove oltre all’esposizione ci sarà una sessione di live painting e un’installazione di Filippo Perin, che le sneaker le costruisce… di carta.
Per il calendario degli appuntamenti e per tutte le informazioni c’è la pagina facebook.