«Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori». Lo diceva Aristotele nella sua Metafisica, individuando nella meraviglia la sorgente dell’evoluzione dell’uomo.
Il grande filosofo greco, due milleni fa, organizzava a cadenza mensile un simposio. La mattina c’erano le lezioni e la sera delle conferenze aperte al pubblico, prediligendo argomenti pratici piuttosto che astratti.
Per Aristotele le caratteristiche che doveva avere uno speaker per persuadere le masse erano tre: conoscenza dell’argomento (la cosiddetta phronēsis, la “saggezza pratica”), volontà o, meglio, benevolenza verso il pubblico (eunoia) e virtù (aretē), quest’ultima intesa come “forza d’animo, vigore morale ma anche fisico”.
A pensarci bene il filosofo di Stagira aveva inventato già più di 2000 anni fa il TED, il format di conferenze sulle “idee che valgono la pena essere divulgate” nato in California nell’84 e poi diffusosi in tutto il mondo soprattutto grazie ai video gratuiti sui temi del sapere, dell’essere e del fare, trasmessi (e sottotitolati tra l’altro in svariate lingue) sul sito.
E dai simposi ad oggi non abbiamo mai smesso di meravigliarci, interrogarci, affrontare l’inesplorato, cercare soluzioni, inventare sistemi, innovare.
Negli anni TED si è declinato anche in una serie di incontri locali: TEDx, indipendenti ma fedeli nello spirito al TED originale.
E qui a Bologna TEDxBologna è già arrivato alla sua sesta edizione, dedicata appunto al senso di meraviglia, sorgente di crescita.
18 gli ospiti che per 18 minuti ciascuno si alterneranno sul palco di un Teatro Duse, location scelta per l’evento, per una giornata che si svilupperà in tre momenti:
· le mappe dell’inesplorato;
· pensiero divergente;
· più di tutto (che riprende il titolo da una delle conferenze più interessanti di TEDxBologna 2012).
Si partirà quindi dall’ignoto, dalle cose mai viste — oppure affrontate da un punto di vista completamente diverso — per poi mettersi in gioco cambiando prospettiva e sperimentando nuovi paradigmi e nuovi strumenti per orientarsi nel presente e ripensare il futuro. Si concluderà, infine, con la meraviglia dell’andare oltre il limite: più di tutto, appunto.
QUANDO: 25 ottobre 2014
DOVE: Teatro Duse | via Cartoleria 42, Bologna | mappa | fb
BIGLIETTI: vivaticket.it
