Da una parte una serie fortuita di accidenti, un caso, un qualcosa di inaspettato da cui scaturisce un effetto poco prevedibile o comunque non pianificato. Dall’altra una perfetta sequenza di numeri, o di azioni, o di lettere, che permettono di passare oltre un ostacolo, sia questo una porta chiusa o il mostro finale di Mortal Kombat II.
Se avessimo un’unica parola per esprimere entrambe queste situazioni, non credete anche voi che saremmo di fronte ad una enantiosemia? Che chi non sa cos’è: ripassi.
E in effetti il vostro amico, distratto com’era dalle birre bevute nelle ultime due ore, non ha fatto apposta a lasciare l’iPhone incustodito sul tavolo della cucina, e il pin che avete inserito conoscendo l’anno di nascita di sua sorella, non è che doveva essere per forza giusta. Eppure, alla fine, quell’imbarazzantissimo status su facebook che lo vuole attratto sessualmente dagli animali l’ha letto anche il suo capo: che combinazione!
PS. Per chi non lo sapesse, la parola Combinazione ha significati specifici anche in araldica e nella critica testuale.